Individuo e Persona

Il termine "individuo" è termine troppo specifico per ben definire e pesare nel ragionamento la differenziazione e le esigenze della persona umana.

Chiariamo dunque la semantica di queste parole:

Individuo
significa non divisibile, Questa non divisibilità è relativa al singolo e al rapporto che egli instaura con la totalità degli altri. Intrinseca a questo troviamo anche la peculiarità, l'individuabilità del singolo nell'insieme per specifiche caratteristiche naturali. L'uomo nasce individuo dell'insieme "Umanità", a sua volta sottoinsieme dell'organismo "pianeta Terra".
Persona
deriva direttamente dal lat. "personam", maschera teatrale. Contrariamente al termine precedente, questa parola non esprime uno stato di natura, ma un artefatto, un costruito sulla base di scelte comportamentali e di pensiero.
Massa
Dal lat. "massa", materia impastata. In sociologia sta per insieme indifferenziato di persone, considerabile e manipolabile come unità omogenea pur se instabile.
Il potere della parola sta in questo: essa può ricondurre all'origine del senso e permettere pensiero chiaro e comunicabile. Di fatto, persona e individuo obbediscono a leggi di comportamento e aggregazione spesso radicalmente diverse.

L'individuo non si dà nel concetto di massa. Egli riconosce la sua legge ed agisce in base a quella che è per definizione altamente sociale, anzi, organica.
La socialità intrinseca dell'individuo lo fà cittadino ideale, sensibile e impegnato al conseguimento progressivo di forme di civiltà sempre più perfezionate. Raramente invece la persona avrà e manifesterà consapevolezza organica se non ad organismi velleitari e innaturali (ceto, parte politica, nazione...). Sarà infatti risultato di un processo soggettivo di formazione più o meno perfezionato sulla base di stimoli particolari e incidentali. Non praticando la consapevolezza individuale, sarà disorientata e priva di iniziativa (persona debole) o troverà il proprio scopo solo nel risolvere parte degli "impasse" altrui (persona forte).

Tuttavia spesso la persona aspira alla consapevolezza individuale organica. Ne sono sintomo le aggregazioni spontanee non di interesse materiale (associazionismo, volontariato ecc.).

Volendo ottenere un risultato qualsiasi, la persona debole non intraprenderà una analisi dei fatti per sviluppare possibilità, ma si unirà ad affini nella ricerca di una persona forte per stimolarne la secrezione.
Una volta a massa, la persona si sentirà priva di ogni vincolo, assolta dall'anonimato e dall'irresponsabilità su qualsiasi azione commessa in quanto massa; non esita infatti a ricorrere alla violenza, al ricatto, alla contrapposizione interna (essendo, la massa, mai totalmente omogenea).
A differenza dell'individuo, la persona forte/debole, non sarà mai veramente e fattivamente sensibile agli ideali sovrassoggettivi come la libertà. E sarà cittadino codardo, infido o sopraffattore nella maggioranza dei casi.

C'è di fatto un solo assioma in cui interessi dell'individuo e interessi della persona possono convergere: nella trasformazione della massa in insieme di individui, sempre e comunque partecipi di un organismo più grande.

La Libertà è patrimonio ideale esclusivo dell'individuo, che solo ha consapevolezza degli interessi propri simultaneamente a quella degli interessi del vicino e più generali, riuscendo a considerarli alla stessa stregua (la Libertà è limite alla licenza).

La persona, e peggio la massa, è invece per natura liberticida, in quanto tende ad affermare i propri particolari interessi slegatamente e al di sopra di quelli generali.

Umberto Sartori

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