COMITATO
PSICOGEOGRAFICO
DI LONDRA

Ralph RUMNEY
B.P. 227
F. 04102 MANOSQUE
Fax: (33)04.92.87.68.90

Manosque, Febbraio 2000

Psicogeografia:
studio degli effetti precisi del'ambiente geografico, volutamente disposto o non, che agiscono direttamente sul comportamento affettivo degli individui.

     Il Comitato Psicogeografico di Londra vi invita dal 1 al 31 luglio 2000 a Manosque (Francia), agli incontri internazionali che si svolgeranno sul tema della povertà in ambienti urbani di provincia: tale povertà verrà considerata sotto i suoi aspetti culturali, economici e sessuali. L'oggetto di questi incontri e le loro motivazioni, sono esposti nel documento allegato.
     Siete invitati a partecipare e anche ad invitare tutte le persone di vostra conoscenza che vi sembreranno volonterose di porre un contributo intellettuale. Non c'entrano diplomi universitari o di maturità. Ci vuole invece una reale conoscenza della vita e delle città, e di ciò che dovrebbero essere.
     Questi incontri avverranno all'esterno dei ristoranti e dei caffè dall'ora di pranzo in poi. I dibattiti sarano aperti a chiunque, cittadini o gente di passaggio desiderosa di associarsi. Congiuntamente, diversi laboratori potranno svolgersi e vari gruppi si formeranno in base al gioco delle affinità e del numero di sedie disponibile. Per meglio constatare i danni provocati dalle precedenti giunte comunali, gli scambi saranno seguiti da spedizioni psicogeografiche tra le mura della città vecchia; si penserà poi a come rimediare.
     Verrà in seguito richiesto ad ognuno di voi un testo o una creazione che prolungherà in modo significativo la vostra attività.

     Tutte le spese del soggiorno saranno a vostro carico. Il Comitato Psicogeografico ha rifiutato ogni proposta di sovvenzioni a lui offerta per non essere vincolato a nessuna autorità municipale che intravvederebbe senz'altro i vantaggi da trarre da tali finanziamenti: ridare lustro al blasone culturale della propria città, così sbiadito, come quelli di migliaia di altre città in Francia e nel Mondo.
     Troverete pure, in allegato, la lista di quattro alberghi nella vecchia città, in cui potrete alloggiare a prezzi ragionevoli.

     Per maggiori informazioni, potete rivolgetevi a Ralph Rumney, i cui dati sono nell'intestazione di questo invito. Siete pregati di rispondere.

Vi aspettiamo con impazienza.      
Comitato Psicogeografico di Londra

 

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Qualche considerazione come introduzione alla noia generalizzata
e alla necrosi delle città di piccola e media dimensione in Francia,
prendendo come paradigma

MANOSQUE

     Da parecchi anni c'interessiamo alla necrosi delle città piccole e di medie dimensioni. Constatiamo che si tratta del risultato di una politica orientata in cui gli elettori sono diventati complici facendo dei loro eletti gli enfiteuta delle loro libertà e dei loro diritti costituzionali.
     La teoria del caos ci assicura che il vento mistral puo essere provocato dal battito delle ali di una sola farfalla a New York. Allora, le attività politico-culturali essendo tra le più caotiche che conosciamo, è chiaro che una piccola città come Manosque potrebbe scatenare dei profondi cambiamenti nella vita affettiva dei francesi.
     Dunque, faremo un breve accertamento per quanto riguarda la vecchia enclave, perchè è lì che si trova il vero focolare dell'infezione.
     La città vecchia fu una fortezza a forma di pera. Una grande parte delle vecchie mura, porte e bastioni rimangono, almeno per quanto riguarda la loro traccia, delimitata da una strada periferica di 1300 metri (press'a poco) - tutt'ora soggetto di discordia - ne parleremo più avanti. La città vecchia è supposta essere zona pedonale, eppure, malgrado gli sforzi dell'attuale amministrazione che ha dato dei miglioramenti, le macchine "abusive" sono tollerate sopratutto il week-end.

Peut-être prend-on les Manosquins pour des "poires"?

     Una trentina di anni fa, la città poteva contare su 5000 abitanti; dopo Cadarache - di cui Manosque è diventata città dormitorio - sono state create sotto le giunte precedenti diverse periferie, zone industriali e molti ipermercati. Così, le autorità municipali hanno cancerizzato la vita affettiva del luogo. Queste periferie, ville con piscine, ipermercati e altre manifestazioni del progresso hanno traviato la vita della città creando i malesseri che sono all'origine dell'inadattazione in crescendo tra il cittadino e la sua città.
     L'attuale popolazione si aggira attorno ai 20 000 abitanti. Non esiste nessuna reale infrastruttura per le necessità dei giovani, che "muoiono dalla noia", - sono harkis (algerini che hanno partecipato alla guerra d'Algeria dal lato francese) e i loro discendenti ghettizzati -, degli immigrati ingegneri di Cadarache che non hanno altre risorse che uscire dalla piscina per aprire la tivù, e che tivù!
     Ma il peggio è la distruzione progressiva del tessuto sociale. C'era una volta un giardino pubblico con degli alberi molto belli - è diventato il Piazzale (o Deserto) Raffali (il precedente sindaco). Un clima di insicurezza è stato incoraggiato con la licenza tacita della vendita libera delle droghe e con le attività mafiose. È stato lasciato crollare il vecchio Molino ad Olio e altri edifici del Vecchio Centro. Per il suo contributo culturale a Manosque, si può dire che il Centro Carzou è alquanto discutibile. Quale altra città lo avrebbe accolto?
     Se si parte dal principio che la vita deve essere agonistica, ludica e attivamente creatrice, se si desidera sfuggire alle nebbie che ci ossessionano, allora proponiamo che Manosque diventi la prima città al mondo a volere liberarsi dalle costrizioni imposte da un sistema che non cerca altro che docili elettori che si presentano alle elezioni come mucche che vanno alla mungitura. Creando una vera democrazia, si può scombussolare a scala locale lo sbaglio che è l'eredità tenace del regime del Maresciallo Pétain. Se un giorno questa piccola città delle Alpi di Alta-Provenza volerà con le proprie ali, in una reale democrazia, allora, come la farfalla di New York, forse riuscira a generare un vento che turberà le idee ricevute da qualche enfitèuta e "mucche da mungere".
     Ci pare scandaloso che sia stato scelto di spettacolarizzare il problema degli eccessi di velocità sul periferico (di 1300 metri) allorchè è chiaro che qualche rallentatore posto nei punti strategici risolverebbero immediatamente il problema. Si potrebbe dire che questo senso unico è la cosa migliore lasciata dal Signore Raffali.
     I problemi economici, sociali e culturali di Manosque non saranno risolti tramite consulenze su propositi triviali.
     Il manoschino è vittima di vaghi orgasmi puntuali di cultura, quando si spera che il flusso di turisti porterà un pò di pubblico. Questa cultura di paccottiglia è importata da Parigi e non contribuisce per niente al rinascimento delle attività culturali locali.
     L'unico modo di riutilizzare la Fondazione Carzou è di sfruttarla come un monumento pretenzioso e mancato che custodisce, però, un qualcosa di Kitsch.
     I commercianti della città spesso giocano con i loro negozi come fanno le bambine con le loro casette delle bambole. Le precedenti amministrazioni hanno reso caduca la maggiore parte dei commerci in funzione, e rari sono quelli o quelle che hanno cercato nuove idee. Di fronte al numero, sempre crescente, di fallimenti e di negozi vuoti, sarebbe urgente che le autorità municipali si preoccupassero di favorire delle iniziative nuove ed inventive.
     I nostri investigatori hanno fiutato che alcune delle antiche fontane della città sarebbero conservate nei giardini di ex o attuali funzionari municipali. Sicuramente rivedranno la luce il giorno in cui si deciderà della loro reinstallazione. Non sarebbe neanche un male rimettere in funzione le cascate del Terreau e della Plaine. La gente che si lagna del rumore dell'acqua si abituerà presto e dovrebbe piuttosto protestare contro il rumore delle motociclette.
     La droga, l'assenza di luoghi d'incontro accoglienti, l'alienazione di ognuno, l'insicurezza, la proliferazione di cani minacciosi, sono tutti dei problemi collegati. Bisogna 'disinclavare' , non la città vecchia, ma la vita dei cittadini. Creare dei luoghi (oppure riabilitarne degli altri, come il cinema Rex, per esempio) che potrebbero servire da Sala per le Feste, Cyber Café, come luogo di ripetizione per musicisti e guardare a qualsiasi altra proposizione creativa augurata dai cittadini.

Ancora parlate di sensi unici allorché il cielo vi sta crollando sulla testa.
Cerchiamo di essere seri.

Febbraio 2000

Hôtels de Manosque (centre ville)
Hôtel-Restaurant Le Mont d'Or
8, Place de l'Hôtel de Ville
04.92.72.13.94.
Hôtel François 1er
18, Rue Guilhempierre
04.92.72.07.99.
Hôtel Peyrache
37, Rue Jean-Jacques Rousseau
04.92.72.07.43.
Hôtel du Terreau
21, Place du Terreau
04.92.72.07.99.
Grand Hôtel de Versailles, 17, Avenue Jean Giono, 04.92.72.12.10
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Traduzione dal francese di Silvye Flamant - Edizione HTML a cura della NRE