Statuto

dell'associazione culturale denominata

"Nuovo Rinascimento Edizioni"

Art. 1

Si registra l'associazione culturale indicata con il nome di "Nuovo Rinascimento Edizioni" (formatasi di fatto nel dicembre 1988), con scopi e finalità che verranno di seguito esposti. Si elegge sede legale in Venezia, Dorso Duro 604.

Art. 2

L'associazione viene costituita a tempo indeterminato e potrà essere sciolta solo con esplicito assenso di ogni singolo socio, rimanendosi per inteso che la minoranza dei soci, se intenzionata, possa continuare le attività usando del nome del simbolo e del patrimonio dell'associazione, anche qualora una qualsiasi maggioranza ritenesse di recedere. Rimane salvo il diritto di ogni socio di dimettersi individualmente o in gruppo dall'associazione medesima, in ogni momento fermo restando il dovere di portare a termine nel migliore dei modi possibili eventuali incarichi o incombenze liberamente assunti in precedenza nei confronti dell'associazione.

Art. 3

Il fine dell'associazione è artistico e culturale. Il principale campo di interesse è rappresentato dalle arti. Nella visione dell'Associazione l'arte si propone come possibilità di conoscenza e di equilibrio e armonia tra l'individuo e la natura, tra l'individuo e la società, sulla base di una vera conoscenza di sé. In quest'ottica, l'Associazione ricerca, sperimenta e verifica pratiche operative, artistiche, di pensiero e di studio volte alla scoperta dell'uomo e delle sue molteplici potenzialità. Si dichiara l'intento di cooperare ad una riaggregazione omogenea della cultura italiana che si presenta al momento attuale come frammentata e tragicamente conflittuale. Si adotta la metodologia di un rapporto di collaborazione fra produttori di cultura e Istituzioni al fine di prevenire e combattere l'asocialità, l'isolamento e la depressione. Queste debilitazioni non interessano l'Associazione come fenomeni individuali, bensì in quanto presenti nella società come conseguenza del depauperamento del patrimonio di cultura ed arte locale e generale. Si ipotizza come una causa efficiente di questo fenomeno la gestione miopemente mercantile del gusto divenuta determinante anche fuori del proprio ambito specifico, fino a contaminare la stessa musealità artistica nazionale. Obiettivo specifico delle Edizioni Nuovo Rinascimento diviene quindi diffondere e pubblicare l'opera di artisti e pensatori della fascia giovanile e non, comunque emarginati per motivi non pertinenti alla qualità dell'opera prodotta, sì da reintegrarne l'opera stessa al patrimonio generale di cui sopra. I motivi pertinenti alla qualità dell'opera sono affidati alla valutazione analitica dell'assemblea dei soci fondatori ove non siano chiaramente riconducibili alle teorie estetiche informatrici dei programmi d'insegnamento della storia dell'arte nelle scuole pubbliche italiane. Si fa qui esplicito riferimento a quelle correnti di pensiero interpretativo rappresentate. tra gli altri, da: Walter Benjamin, Bernhard Berenson, Benedetto Croce, sir Charles Lock Eastlake, Joan Wolfgang von Goethe, Martin Heidegger, Vasilij Kandinskij, Paul Klee, Roberto Longhi, Friederich Nietzsche, Erwin Panofsky, Luigi Pareyson, Rainer Maria Rilke, John Ruskin, Friederich Schelling, Soshitsu Sen XV. Criterio fondamentale di selezione degli autori promossi dalla N.R.E. è l'impegno di questi sul piano della consapevolezza teoretica del loro operato e dei problemi legati all'indicazione dei protocolli di comunicazione al fine di favorire l'intento evolutivo alla base degli sforzi comuni. La Nuovo Rinascimento Edizioni si avvale, oltre ad un ampio apporto di operatori culturali locali (insegnanti, organizzatori di mostre, filosofi, poeti, artisti...), anche della collaborazione di artisti e critici d'Arte attivi a livello internazionale. Il numero dei collaboratori è variabile a seconda delle iniziative.

Art. 4

L'attività si sviluppa su due direttrici principali:

a)- l'attività espositiva, che prevede l'organizzazione di mostre d'arte, letture e presentazioni pubbliche dei prodotti delle edizioni, momenti culturali connessi con l'uso artistico di immagini visive e sonore;

b)-l'attività editoriale, che fa perno sulla pubblicazione aperiodica "Scritti d'Arte", dove si raccolgono prevalentemente scritti inediti sulle tematiche della forma, per estendersi alla edizione di album di disegni, cataloghi d'arte, brevi saggi ed antologie poetiche e letterarie. Gli elaborati potranno essere pubblicati solo su assenso puntuale dell'autore, in qualità di edizione amatoriale, in assenza o comunque prima di qualsiasi registrazione o deposito degli stessi presso editori o società di tutela dei diritti d'autore e/o d'editore. Le edizioni di questa associazione sono da intendersi in tiratura limitata, per gli scopi e metodologie enunciati in questo statuto.

Art. 5

L'Associazione non presenta scopi di lucro; eventuali proventi saranno reinvestiti per il perseguimento degli scopi sociali. I proventi dell'associazione sono costituiti:

A) da contributi a richiedersi ad Enti pubblici e locali, Società commerciali, Istituti culturali e/o finanziari nazionali ed esteri;

B) da contributi o prestiti spontanei in denaro senza interesse da parte di soci o di terzi;

C) dagli introiti derivanti da eventuali manifestazioni e/o iniziative artistiche e culturali.

Art. 6

L'associazione si qualifica come movimento di pensiero artistico e letterario ed è composta da quattro soci fondatori; intende avvalersi di un numero indeterminato di sostenitori. Sono soci fondatori le persone fisiche che hanno costituito l'associazione.

Sono sostenitori le persone fisiche e giuridiche che, contribuendo con continuità, per mezzo di prestazioni d'opera volontarie e/o oblazioni, allo sviluppo delle attività associative, ne facciano richiesta. Non rientra nella prassi di questa associazione l'attività di proselitismo. L'assemblea unanime dei soci fondatori si riserva di accogliere con pari qualifica eventuali sostenitori che abbiano dimostrato omogeneità metodologica e operativa alla prassi dialettica specifica dell'assemblea, con particolare riferimento a quanto agli articoli 7 e 8.

Art. 7

La qualità di socio fondatore comporta l'impegno di contribuire, nei limiti dichiarati verbalmente all'assemblea, all'invenzione alla realizzazione e al buon andamento delle iniziative associative. Comporta anche e soprattutto la rinuncia ad atteggiamenti polemici o non costruttivi nel corso delle attività, che saranno informate per quanto concerne ai rapporti tra soci, dalla civile dialettica tesa ad evidenziare la logica teoretica e operativa specifica.

Può richiedere la qualità di sostenitore chi metta a disposizione dell'associazione con continuità o saltuariamente la propria manodopera, l'attrezzatura professionale, locali o spazi, prodotti del proprio ingegno, senza esigerne denaro, o che sia nella possibilità e volontà di versare denaro nelle seguenti modalità:

a)-una tantum per la realizzazione di specifiche attività per la somma di non meno di L. 500.000;

b)-con continuità a titolo di sostegno nella misura non inferiore a L: 50.000 ogni trimestre.

I sostenitori ricevono periodicamente in dono dall'associazione in segno di gratitudine esiti editoriali, opere di grafica ed originali artistici in misura commisurata all'entità delle oblazioni o collaborazioni prestate.

Art. 8

Sono organi sociali l'assemblea dei soci fondatori che si convoca secondo le norme di legge. Alle assemblee sono sempre ammessi i sostenitori senza l'obbligo di convocazione scritta. Ai sostenitori è data ampia libertà propositiva ma non diritto di voto o di veto nell'assemblea. Ogni scelta di indirizzo, modifica, incremento o diminuzione dell'attività, così come ogni delibera di bilancio consuntivo e preventivo e sul rinnovo delle cariche sociali, compete decisionalmente alla dialettica interna all'assemblea dei soci fondatori. Si intende quindi che deva essere operata all'unanimità con un massimo di tre astenuti. Ognuno dei soci fondatori esercita il diritto e osserva il dovere di manifestare il proprio pensiero e i propri intendimenti con chiarezza espressiva, alla ricerca consapevole e perseguita di punti interpersonali di contatto, sintesi o integrazione; per il conseguimento, attraverso il metodo della giustapposizione dialettica, di opere o iniziative collettive e tuttavia unitarie. E' altresì riconosciuto il diritto individuale di veto, di astensione operativa o di dissociazione da singole iniziative senza che ciò comporti necessariamente il decadimento dalla qualifica di socio. Data la peculiare caratteristica di movimento di pensiero artistico propria dell'associazione, tale diritto di dissociazione individuale vale anche per taluni enunciati di finalità, o punti di riferimento culturale presentati in questo statuto. Esso si intende valido e accettato integralmente da tutti i soci e dai sostenitori nelle sue parti formali metodologiche e di legge.

Art. 9

L'assemblea dei soci fondatori in data 26 febbraio 1994 così distribuisce le seguenti cariche da intendersi a vita o a dimissioni:

Presidente e legale rappresentante: Umberto Sartori, pittore, nato in Venezia il 7 luglio 1953, ivi residente in D.D. 604;

Vice Presidente e Tesoriere: Claudio Tesser, dottore in Filosofia, nato in Venezia il 4 dicembre 1952, ivi residente in via A. Fogazzaro 19, Mestre;

Segretario e Consigliere: Gian Luca Barp, studente in Lettere, nato in Bassano del Grappa il 21 maggio 1969, residente in Venezia, via F. Cavallotti 83, Mestre;

Console: Patrizia Bortot, dottore in Legge, nata in Belluno il 19 giugno 1966, residente in Venezia, D.D. 604.

Art. 10

Per quanto non previsto dal presente statuto, e dal successivo atto costitutivo, viene fatto rinvio alle norme del codice civile.

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