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Presentazione

Nini Morelli nasce podalica e col nome anagrafico di Anna il 12 maggio 1951 a Venezia, e scusate se č poco.
  • Frequenta, un po' per suo merito ed un po' per l'aiuto delle autorità, istituti scolastici diversi, fino a conseguire il diploma di decoratore di libri.
    Negli anni immediatamente successivi alterna lunghi viaggi a produzione di illustrazioni per l'editoria destinata all'infanzia, attività da lei molto amata e che le consente di mantenere una visione grafica allo stesso tempo colloquial-educativa ed onirica.
    Pratica la fotografia in tempi non sospetti di automatismo a colori, mettendo in luce la propensione alla ricerca nei tagli espressivi ed una assoluta mancanza d'affetto nei confronti degli schedari.
    Di grande abilità manuale, cui giustamente si contrappongono attimi di totale imbranatura, affascinata dagli elementi e dalle alchimie che li modificano, comincia a dipingere con le terre, sperimentando, aiutata dal caso, leganti, vernici e superfici diverse, cartacee e non, dimostrando di non amare affatto la tela.

  • Inizia a scolpire pietra (tufo pugliese e marmo siciliano) nel 1995.

  • "La scultura è un battere che va in levare". - J-J. LeDernier

  • "La scultura è un lavoro da ciechi". - Nini Morelli

  • Un quadro figurativo si guarda stando di fronte al quadro.
    Un quadro astratto si guarda stando di fronte al quadro.
    Un David (che sia di Donatello o di Michelangelo o di Piripocchio) si guarda standogli di fronte, e il giro che si fa per le sue chiappe è molto più veloce, perché quello che interessa è l'espressione "pittorica", cioè l'umano, la faccia della statua.
    Per vedere una statua astratta bisogna girarle intorno, perché non ha una faccia e un culo, e non è nemmeno bifronte, con buona pace di Giano.

    Come si sarà capito, tutto questo è colpa della terza dimensione.



  • PIETRE DI PUGLIA
  • Pietre di Puglia
    Bianche ma non bianche, ruvide ma non ruvide.
    Pietre.
    Sopportano i disegni che fanno torto alle forme e le forme che fanno finta
    di non avere bisogno dei disegni.
    Sono pietre di Puglia.
    Ne hanno viste di tutti i colori, le pietre di Puglia, e sono tolleranti,
    perché sono forti.
    E pazienti.
    Patiscono.
    E per chi sa vedere, pretendono.
    Difficile prendere per il culo le pietre di Puglia.

    Nino Artale


  • Una mostra di sculture.
  • Di roba di pietra, mica di cartapesta.
    Pezzi di sasso presi a scalpellate fino a fargli raggiungere la forma corrispondente al sollievo che viene dopo una bella fatica.
    O dal "dopo" una bella fatica.
    Cioè mostrare il peso fisico della pietra liberato dalla sua ottusità.
    Che non è una questione di leggerezza, badate, anche se l'abilità dello scultore non è sgradita.
    Quando a scuola si parla di statue si dice ai ragazzi che più le opere sono "lievi" (cioč "non grevi"), più l'artista ha raggiunto il suo scopo.
    Rendere leggere le materie pesanti.
    Non che sia sbagliato, anzi.
    Curiosamente si sostiene un opposto quando si parla di pittura.
    In questo caso lo scopo da raggiungere è quello di dare "corpo" alle immagini, ovvero rendere "grevi" le cose "lievi".
    Giusto.
    Per buttarla giù così un po' alla cazzo, si potrebbe dire che se si pratica una qualsiasi via artistica si venga costretti a "mostrare" i contrari.
    Non da qualcuno in particolare, ma solo dal fatto che lo si fa.
    Infatti i pittori e gli scultori fanno le mostre.
    Perfino negli stessi posti.
    Che si chiamano gallerie.
    In luoghi che possono indicare un passaggio fluviale sotto piante che congiungono le fronde da una riva all'altra, come un particolare tipo di tappeto molto sviluppato in lunghezza od uno stretto cunicolo sotterraneo.
    In grado quindi di sopportare richieste di levità dai grevi e di gravità dai lievi, che è uno dei non facili scopi del mostrare.
    Del far vedere, alla fine dei conti.
    Senza dimenticare che si tratta pur sempre di una cosa fatta ad arte, per cui artefatta.
    Quante cose vuol dire Cavallo di Troia?
    Sì, anche una considerazione sugli equini pugliesi, sì…

Attività

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