Venice eXplorer.net Venezia ObServer
Visit venice through her best site | conosci venezia col suo sito più completo
Home
alberghi venezia mappa di venezia storia venezia observer
ristoranti strade negozi venezia cultura
bar & locali trasporti wallpapers & photos contatto mail
Venezia ObServer homepage
Aggiornamento
Pietre di Venezia
Cultura e Arte
Vita Civile
Mare e Laguna
Storia e Aneddotica
Varie
Cose e Chiose
Reportage
Forum
Difesa di Venezia
Mappe di Venezia

Archivio&Ricerca
Inserisci nuovo

Ultimi Commenti
Storia di S.Giorgio Maggiore - Ecco spiegato perchè l`Istituto Cini non può andarsene, by Lucio
VANDALISMO, by Curtisdub
San Giorgio in Alega, by jacques TURCHET
San Giorgio in Alega, by jacques TURCHET
San Giorgio in Alega, by jacques TURCHET
L'assessore al decoro con delega al Turismo ed il ponte dell'Accademia., by nane
Venezia Malvagia ? - Wicked Venice, by Umberto Sartori
La Tirata, by MG
La Tirata, by Umberto Sartori
La Tirata, by Marco Girardi

Venezia ObServer Numbers
7 Sezioni
660 Articoli
1392 Commenti
2363603 Letture totali

Vita Civile ..:Torna indietro:..
In sordina -  
di simone carraro - inviato il 25/05/2001 (letto 3561 volte - 0 commenti)

Versione stampabile Versione stampabile
 
In sordina la Guggenheim ci sta sfrattando. Noi veneziani intendo.
Credo che il recente articolo apparso contemporaneamente su Nuova e Gazzettino (non so voi, ma io
resto sempre perplesso quando vedo due pezzi identici su due giornali diversi) abbia disturbato non
poco i suoi responsabili di qui.
Mi riferisco a quello recente con la sparata dell’assessore al patrimonio che, forse scoprendo
incautamente qualche altarino, ha esposto nero su bianco il futuro della destinazione di Punta
della Dogana. Con il ristorante Guggenheim sul pontile della Bucintoro, con la cacciata di
quest’ultima e tutto il resto.
Loro – quelli della Guggenheim - non vogliono pubblicità, anche se i mezzi per farsela li hanno di
certo. Preferiscono fare tutto in sordina. Senza can can. Perché non sono mica scemi: non vogliono
pubblicità negativa. Ma vanno avanti, inesorabilmente.
Hanno i soldi, loro. Comprano quello che vogliono. E pagano bene, evidentemente.
Non sono pellegrini come noi ultimi veneziani che non abbiamo soldi per comprarci neanche qualche
metro quadro della nostra città. Certo di prodighiamo di comprarci casa, convinti che non occorra
fare altrettanto con i ponti, le calli, i palazzi, la Punta della Dogana appunto… Invece…
Mi domando perché non mettano in vendita anche Piazza San Marco, il campanile e, perché no, anche
il Palazzo Ducale. Non penserete che non ci sia dietro l’angolo qualche billgates con un vagone di
soldi pronto a formulare un’offerta appetitosa, con un piano di sfruttamento da far brillare gli
occhi all’assessorato al patrimonio del comune. Tutto all’insegna del rilancio della città e della
cultura, naturalmente. Cultura irresistibile, da gustare comodamente seduti in bacino. Perché non
vorrete mica che facciano mancare i servizi annessi e connessi, vero?
Se c’è da sfrattare la Bucintoro si fa presto.
Basta presentargli, tout-court, il conto degli affitti degli anni arretrati. Settanta milioni. Una
goccia nel mare, direte. Ma sufficiente a far affogare una società non-profit che vive di (misere)
oblazioni.
Il ragionamento non fa una piega. Ma, suvvia, non siamo così scemi da non vedere appena sotto la
superficie il teorema che c’è sotto.
E lo dimostreranno: se questi sono i presupporti, c’è da starne certi.
Perché i veneziani sono addormentati di natura. Contro le operazioni condotte in sordina, poi, sono
perdenti in partenza.

Versione stampabile Versione stampabile
 
Commenti a questo articolo
Inserire nella casella di testo
i 5 caratteri mostrati nell'immagine
Nome
Email
Sito
Commento
 
 


© veniceXplorer.net, 2001 - 2024