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Pietre di Venezia ..:Torna indietro:..
Non c'è più.
di Laura Dall'Omo - inviato il 01/01/2007 (letto 3557 volte - 8 commenti)

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Non c'è più.
Il fregio nel novembre 2003 e oggi, 2 dicembre 2007.

Buongiorno, mi presento per annunciare la scomparsa di una presenza che allietava le mie passeggiate alle Zattere e ogni volta mi tratteneva per qualche minuto colla sua delicata presenza.- il teatro della scomparsa è la cornice marmorea del portale della chiesa del Santo Spirito, di fronte alla quale è stato deciso di permettere l'attracco di una flotta di lancioni gran turismo.
La cornice del portale ospitava due bassorilievi speculari uno di fronte all'altro rappresentanti, suppongo, la discesa dello Spirito Santo sotto forma di colomba irradiatrice di luce, sovrastanti una croce doppia patriarcale o di Lorena e inseriti in un delicato fregio.
Stamattina mi sono accorta che uno di loro, il più consumato, non c'è quasi più; al suo posto c'è un mucchietto di briciole di pietra d'istria e le tracce, sulla cornice del portale, dell'improvviso crollo.
Ho visto che voi possedete già una testimonianza fotografica che lo ritrae in grave stato, ma oggi mi è parso in stato ben peggiore.
Se n'è andato mentre tutti festggiavano a San Marco coi bicchieri di plastica e i fuochi d'artificio. Auguri.

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Commenti a questo articolo
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Inviato da: Umberto Sartory

Sì, cara Laura, su quel fregio abbiamo anche girato un picolo documentario circa tre anni fa, perché era uno dei più chiari indicatori sulla rapidità dell'aggressione solfo-nitrica alle nostre pietre.
Il nostro filmato lo trovi nella sezione video di ourvenice.org,
è l'ottavo nella lista all'URL:
http://www.ourvenice.org/avi/index.html
Comunque andrò oggi stesso a fotografare lo stato attuale del manufatto per la comparazione con le foto più vecchie.

Inviato il 02-01-2007 14:14
Inviato da: Mau San

E' vero, abbiamo molte documentazioni in merito
lo stato delle pietre, forse anche troppe, quello
che ci manca è il risveglio dei veneziani, della loro
coscenza, del loro amor di Patria.
Comunque, amica Laura, grazie per avercelo segnalato,
anche tu, fai parte di quei Veneziani in via di estinzione
che amano la propria città. Grazie ancora e auguri a te.

Inviato il 02-01-2007 14:19
Inviato da: Umberto Sartory

Sempre in vena di galanterie, il MauSan. Una signora si alza in piedi per Venezia e lui non trova di meglio che trattarla da dinosauro in via di estinzione... :-)))
Invece forse i Veneziani si stanno svegliando, a suon di pietre sulla testa.

Inviato il 02-01-2007 15:30
Inviato da: Mau San

A volte le pietre in testa intontiscono ancor di più.
E, fino ad ora, ho visto pochi veneziani svegli ma in
compenso, molti intontiti.

Inviato il 02-01-2007 15:38
Inviato da: Alexander Bonivento (alex@ombra.net)

"Se n'è andato mentre tutti festggiavano a San Marco coi bicchieri di plastica e i fuochi d'artificio."

Laura, proprio non lo potevi dire meglio. Abbiamo toccato quella pietra tre anni fa, con l'intenzione di distruggerla simbolicamente. Non ci siamo riusciti, non ne abbiamo avuto il cuore.

Questa tua frase porta a compimento quella azione. Lo Spirito Santo se ne va via. Mentre i suoi figli festeggiano.

Non ho veramente altro da aggiungere, mi piange il cuore.

FIRMATE LA PETIZIONE
http://www.ourvenice.org/petition/petition.php

Inviato il 02-01-2007 17:58
Sito web: http://www.ourvenice.org/index.php
Inviato da: Umberto Sartory

Sembra che anche lo zolfo abbia rispetto per simili opere dell'uomo. La corrosione infatti è progredita molto in profondità nella pietra ma si è estesa poco orizzontalmente, rispettando ancora le linee di disegno.
Se si potesse fermare l'apporto di solfonitrati e intervenire con consolidanti chimici, saremmo ancora in tempo a salvare almeno una vestigia.
Ma ci vorrebbe ben altro modo di amministrare la città, per riuscire in simili imprese.

Inviato il 02-01-2007 19:36
Inviato da: Luciano (comitato17settembre@yahoo.it)

Non ho commenti perchè non conosco quella pietra anche se conosco la zona quando studentello passeggiavo alle Zattere nella mezza stagione ad esporre il mio volto imberbe al sole, non conosco la storia di quelle pietre anche se immagino sia simile a tantissime altre. Conosco, invece, la storia di un'altra pietra: "Un mio amico è stato ospite nella grande casa di campagna di un noto avvocato sita in un comune della cintura di Venezia. Un ottimo e costosissimo restauro. All'interno su una parete troneggiava un grande caminetto funzionante con una pietra d'Istria antica arcuata lavorata e non in perfette condizioni, posizionata sopra la trave della bocca del forno. L'avvocato, un po' per vanteria, disse che quella pietra faceva parte dei fregi arcuati del Ponte delle Guglie, che è stata fatta sostituire con una nuova delle stesse fattezze e dimensioni.
Non so se questa è una presa in giro dell'avvocato nei confronti degli amici creduloni o è una verità, ma non mi dispiacerebbe sapere, da chi gira in lungo e in largo Venezia, se uno degli elementi arcuati in pietra d'Istria del Ponte delle Guglie è nuovo rispetto gli altri elementi. Ringrazio tutti per la collaborazione.

Inviato il 15-04-2007 02:27
Sito web: www.mestreallagata.altervista.org
Inviato da: Umberto Sartory

La sostituzione di pietre antiche con pezzi nuovi, spesso nemmeno della stessa qualità nel materiale e nella fattura, è ormai all'ordine del giorno in Centro Storico, anche su costruzioni ben più antiche del ponte delle Guglie.
La prossima volta che passo da quelle parti, comunque, vedrò di trovare una risposta alla sua domanda.

Inviato il 27-04-2007 13:53
 


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