Venice eXplorer.net Venezia ObServer
Visit venice through her best site | conosci venezia col suo sito più completo
Home
alberghi venezia mappa di venezia storia venezia observer
ristoranti strade negozi venezia cultura
bar & locali trasporti wallpapers & photos contatto mail
Venezia ObServer homepage
Aggiornamento
Pietre di Venezia
Cultura e Arte
Vita Civile
Mare e Laguna
Storia e Aneddotica
Varie
Cose e Chiose
Reportage
Forum
Difesa di Venezia
Mappe di Venezia

Archivio&Ricerca
Inserisci nuovo

Ultimi Commenti
Storia di S.Giorgio Maggiore - Ecco spiegato perchè l`Istituto Cini non può andarsene, by Lucio
VANDALISMO, by Curtisdub
San Giorgio in Alega, by jacques TURCHET
San Giorgio in Alega, by jacques TURCHET
San Giorgio in Alega, by jacques TURCHET
L'assessore al decoro con delega al Turismo ed il ponte dell'Accademia., by nane
Venezia Malvagia ? - Wicked Venice, by Umberto Sartori
La Tirata, by MG
La Tirata, by Umberto Sartori
La Tirata, by Marco Girardi

Venezia ObServer Numbers
7 Sezioni
660 Articoli
1392 Commenti
2364681 Letture totali

Vita Civile ..:Torna indietro:..
SOCIETA'
di ENZO PEDROCCO - inviato il 21/12/2009 (letto 3580 volte - 0 commenti)

Versione stampabile Versione stampabile
 
SOCIETA'
NON SEMPRE LA NOSTRA VITA
E' COME LA VORREMMO



E' piuttosto frequente udire sentenziare frettolosamente, di fronte a taluni casi sociali tutt'altro che felici ed entusiasmanti, che ognuno, in fondo, è artefice del proprio destino. E, di conseguenza, anche autore del suo male. Personalmente, attingendo dai miei ricordi relativi ad alcune persone in disgrazia incontrate e conosciute, non ne sarei però così certo, con buona pace dell'illustre e grande Appio Claudio a cui, consapevolmente o inconsapevolmente, si rifà chiunque sia solito sentenziare nel modo suddetto. E sarei invece dell'avviso, molto più realisticamente, di ritenere che ognuno, sì, può più o meno contribuire al proprio destino, ma a seconda tuttavia delle vicissitudini che la sorte gli riserba e, soprattutto, delle inevitabili scelte imposte, volens nolens, da queste ultime. In una condizione di povertà assoluta, com'è frequente che accada, hai ben poco infatti da scegliere tra lo studiare, come vorresti, o il cercarti un lavoro pur che sia: ché la scelta è già determinata in un certo qual modo a priori, a prescindere dai tuoi desideri e dalla tua volontà. E lo stesso dicasi ovviamente, allorché il lavoro stenta ad arrivare o non c'è addirittura per niente, e si impone scegliere tra una vita di stenti, il rischiare di morire di fame etc. o il darsi furbescamente da fare, vivendo di espedienti, pur di sopravvivere.

Dicendo ciò, sia ben chiaro, non è assolutamente mia intenzione avallare in alcun modo certo giustificazionismo e buonismo assai diffusi nel nostro Paese e corrivi spesso nei confronti di farabutti e delinquenti, consentendo spesso a taluni di essi di farsene una ragione e sentirsi autorizzati a continuare nelle loro malefatte. Sebbene infatti sia dell'avviso che il destino di ciascuno di noi, al di là dei nostri desiderata, dipenda in gran parte da fattori oggettivi e contingenti, ritengo tuttavia che la responsabilità individuale di ognuno alla fin fine, anche di fronte alla scelta più pressante e indipendente dalla propria volontà, possa sempre consentire di poter optare, quantomeno, tra il lecito e l'illecito.

Versione stampabile Versione stampabile
 
Commenti a questo articolo
Inserire nella casella di testo
i 5 caratteri mostrati nell'immagine
Nome
Email
Sito
Commento
 
 


© veniceXplorer.net, 2001 - 2024