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Cultura e Arte ..:Torna indietro:..
DANTE RISCRITTO IN PROSA
di ENZO PEDROCCO - inviato il 03/12/2005 (letto 3573 volte - 20 commenti)

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DANTE RISCRITTO IN PROSA
DANTE RISCRITTO IN PROSA

A pubblicarlo è la Casa Editrice Fermento al fine di consentire a tutti di leggere facilmente un classico della letteratura italiana

“Il fatto più straordinario della mia vita accadde nell’aprile dell’anno 1300, la settimana di Pasqua. Fra poco più di due mesi, avrei compiuto trentacinque anni. Avrei dovuto essere, quindi, nel pieno del mio vigore, fisico e intellettuale. E invece, stavo male, anzi, malissimo: mi sentivo sprofondare sempre più nel peccato, come se mi aggirassi smarrito in una foresta senza luce, incapace di ritrovare la via per uscirne. È difficile e penoso per me, ora, riuscire a descrivere quella selva, tanto tetra e intricata che ancora oggi, quando ci ripenso, mi sento afferrare da angoscia e paura.”(...)

Questo il celebre incipit della Divina Commedia, in una prosa, come si può constatare, piana e veloce e un linguaggio accessibile a tutti - non parafrasi né riassunto né stravolgimento, ma "riscrittura interpretativa" – che indurrà sicuramente a proseguire nella lettura i molti che finora, con tutta la loro buona volontà, avevano provato a leggere il testo dantesco ma si erano ben presto arresi di fronte a una lingua e a una sintassi per loro incomprensibili. I quali avranno finalmente, così, il piacere di gustarsi i canti danteschi integralmente, senza più inciampare, fra l’altro, ad ogni verso o perdersi nelle note a piè di pagina.

In libreria, per il momento, è possibile trovare soltanto il libro relativo all’Inferno - “Inferno di Dante in prosa e per tutti” di Luciano Corona - mentre i libri relativi al Purgatorio e al Paradiso, già pronti, usciranno prossimamente.

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Commenti a questo articolo
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Inviato da: PATTY

Farà sicuramente per me che,ai tempi della scuola,non sono mai riuscita ad andare oltre l'incipit.

Inviato il 06-12-2005 11:38
Inviato da: ELEONORA

La stessa cosa succedeva a me.Un'iniziativa,perciò,da cui ricaverò sicuramente dei benefici.

Inviato il 07-12-2005 13:17
Inviato da: Marco

Mah, alle volte son tentato di pensare che queste iniziative vadano contro il naturale percorso iniziatico di cui un testo poetico ha bisogno.

Inviato il 08-12-2005 00:53
Inviato da: SEBASTIANO

poichè "il naturale percorso iniziatico di cui un testo poetico ha bisogno" non è da tutti affrontarlo,ben vengano anche queste iniziative.

Inviato il 08-12-2005 13:05
Inviato da: Marco

Ben vengano. Solo che sono un pò tristi. La poesia è complicata, ma per statuto, ed è solo una balla il pensare che la gente comune non possa capirla. Anch'io ho molto apprezzato il dante narrato da Topolino, ma quella non era una scelta paternalistica come questa iniziativa.
"linguaggio accessibile a tutti": mi vengono i brividi...

Inviato il 08-12-2005 15:17
Inviato da: SEBASTIANO

Decisamente i responsabili della Fermento,che ritengo non siano dei pinco pallino qualsiasi, non sono così ingenuamente ottimisti quanto te intorno alla intelligibilità della poesia - a dispetto della sua complessità e,non di rado, oscurità - da parte della cosiddetta "gente comune".

Non trovi?

Inviato il 09-12-2005 13:02
Inviato da: Marco

certo, loro lo fanno per i "sordi" (leggila anche alla romana).

Inviato il 10-12-2005 07:30
Inviato da: Marco

e non lo dico con disprezzo.

Inviato il 10-12-2005 07:37
Inviato da: SEBASTIANO

Non essendo dei missionari,non si può dar loro torto.Ma proprio perchè è gente che mira a una resa esclusivamente economica dovrebbe indurti a pensare che,se varano un'iniziativa del genere,vuol dire che sono molti tra il pubblico dei lettori coloro i quali,a un Dante piuttosto ostico ,in originale,preferiscono un Dante riscritto,agevolmente abbordabile e leggibile.

Inviato il 10-12-2005 13:01
Inviato da: Marco

Beh, questo è palese :) VInce sempre la pigrizia

Inviato il 10-12-2005 14:22
Inviato da: SEBASTIANO

Su quest'ultima considerazione - riconoscendo,nondimeno,una qualche utilità all'iniziativa editoriale della Fermento - concordo pienamente con te.

Inviato il 11-12-2005 12:40
Inviato da: ROSY

Non biasimate,vi prego,la pigrizia.Come dice il saggio:
"non stare in piedi se puoi stare seduto e non stare seduto se puoi stare sdraiato"(Lao Tze).

Meditate perciò gente,meditate!

Inviato il 11-12-2005 13:19
Inviato da: Marco

Oddio, che piega triste

Inviato il 11-12-2005 18:52
Inviato da: SEBASTIANO

Nel mio intervento,in cui concordavo con Marco,mi riferivo ovviamente alla pigrizia mentale,che ha spesso la meglio,ahinoi,sull'impegno intellettuale richiesto per approcciarsi adeguatamente a determinate opere.

Il tuo intervento,Rosy,non è quindi per nulla pertinente.

Inviato il 12-12-2005 13:04
Inviato da: peppe bisetto (3393121325@tin.it6)

SATANA 666

Inviato il 13-12-2005 02:35
Inviato da: Umberto Sartory (Venetian@ombra.net)

Secondo me un baco c'è, ed è dichiarato gia nel titolo, se questo è davvero "DANTE RISCRITTO IN PROSA".
Se l'autore si fosse attenuto a un lecito "raccontare in prosa la Divina Commedia di Dante Alighieri", Lo stesso incipit ne avrebbe, penso, risentito positivamente. L'Autore si sarebbe infatti trovato libero dagli appesantimenti del voler usare aggettivi e metafore dell'originale, e sarebbe potuto arrivare a produrre, anziché una risibile "riscrittura di Dante", opera letteraria dotata di originalità, e magari anche un adattamento al linguaggio dei tempi dello stesso messaggio iniziatico. Invece il testo non giunge nemmeno alla dignità della parafrasi, anzi induce considerazioni non risaltanti nel testo originale (come il fatto che il viaggio sia "evento straordinario") e il concetto che il "mezzo del cammin di nostra vita" si esaurisca in una età anagrafica...
"Riscrivere Dante" è frase e pretesa di tale sicumera da meritare una battuta salace...

Non aveva compreso, l'Alighieri, che quando giunse ai Troni aveva trovato un Corona più bravo a scrivere di lui.

Un bel problema, per il Ministero della Pubblica Istruzione e per l'enciclopedismo mondiale, il passaggio delle consegne per il titolo di Sommo Vate dall'Alighieri al Corona...

Non ci avevano provato neanche gli Inglesi per il loro Guglielmo, e tacchete, arriva il Corona e gli soffia il posto in Empireo... :-))))

Senza offesa, Corona, ma almeno un poco di buon senso, a ben leggere la Commedia, ti sarebbe dovuto sorgere...

Inviato il 16-12-2005 08:32
Sito web: http://ourvenice.org
Inviato da: LUCIANO CORONA

Sono nato nel 1954 a Torino, città dove vivo e lavoro.
Dopo la maturità classica, sono colto dal panico dell’“e ora che faccio per potermi mantenere?”. Spinto da chissà quali chimere, frequento per due anni, con entusiasmo via via decrescente, l’allora neonata Scuola di Amministrazione Aziendale.
Quando mi arriva una proposta di lavoro da un istituto di credito, decido di accettarla, sia per realizzare il sogno del “vado a vivere da solo”, sia per poter finalmente studiare senza assilli economici quello che mi piace.
Mi iscrivo così alla facoltà di Lettere classiche e mi laureo, con calma.
Un anno dopo, ottengo l’abilitazione all’insegnamento di materie letterarie. Decido quindi di lasciare la banca e di diventare professore di italiano, latino e storia.
Proprio quest’esperienza mi fa capire quanto sia difficile “far digerire” i classici della letteratura italiana, in particolare quelli più lontani nel tempo. Sono soprattutto lingua e sintassi a renderli in sostanza illeggibili.
Un giorno, un amico pittore che vuole illustrare la Divina Commedia, mi chiede se non sarebbe possibile averne una versione “accessibile ai comuni mortali”.
Un altro giorno, un’amica spagnola che conosce perfettamente l’italiano e che si è laureata in filosofia qui da noi, mi confessa di aver provato a leggere il testo dantesco, ma di essersi bene presto arresa di fronte a una lingua per lei comprensibile come il norvegese.
Nasce perciò in me l’idea di “riscrivere” le grandi opere della letteratura italiana: non parafrasi né riassunto né stravolgimento, ma “riscrittura interpretativa”, perché tutti possano leggerle come si fa con un libro contemporaneo.

Inviato il 17-12-2005 05:15
Inviato da: SEBASTIANO

La "riscrittura interpretativa" dei classici della letteratura italiana, in particolare di quelli più lontani nel tempo e affatto illeggibili a causa soprattutto della lingua e della sintassi,non è assolutamente una novità,ch'io sappia,per la nostra editoria.

Vedi,fra gli altri,gli esempi seguenti:


La Divina Commedia. Testo milanese e italiano
Alighieri Dante ; Viennepierre
€ 98,00

Cantigos de su Paradisu in limba sarda
Alighieri Dante ; Edizioni della Torre
€ 24,00

Divina Cumeddia. La Divina Commedia in versi siciliani. Ediz. limitata
Alighieri Dante ; Nuova IPSA

Cantigos de su Purgatoriu in limba sarda
Alighieri Dante ; Edizioni della Torre
€ 22,00

La Divina Comedia di Dante Alighieri. L'Inferno. Version original in triestin con vizin la traduzion toscana pei poveri ignoranti
Alighieri Dante ; Mgs Press
€ 14,46

La Divina Commedia. Inferno. Riassunto, schema, analisi, commento. Vol. 1
Alighieri Dante ; Bignami
€ 11,50

Inviato il 17-12-2005 06:17
Inviato da: SEBASTIANO

La difficoltà di lettura della Divina Commedia,da parte di non poche persone, deriva anche – unitamente a una lingua e a una sintassi nient’affatto agevoli - dai continui riferimenti alla visione medioevale della vita e del mondo che Dante inserisce nella sua opera ,i quali,ancorchè chiari ai lettori dell’epoca per cui egli scriveva,sono oltremodo oscuri tuttavia,checchè se ne dica,un po’ a tutti i lettori di oggi.

A differenza di altri ritengo senz’altro utile,perciò,l’iniziativa della Fermento.

Inviato il 20-12-2005 10:07
Inviato da: anna manassei (diabolikann@041974694.timit)

aspetta che te lo faccio vedere io l inferno...........................

Inviato il 05-01-2006 03:09
Sito web: www,diabolikann,net
 


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