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GLI ELEFANTI DEL MADRAS A VENEZIA
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di ENZO PEDROCCO - inviato il 22/03/2006 (letto 3568 volte - 1 commenti)
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MESSAGGIO SIMBOLICO ALL’OCCIDENTE
O MERA INIZIATIVA PUBBLICITARIA ?
“Elefanti – viaggiando viaggiando”. E’ così denominata l’ iniziativa di “GrandiStazioni” grazie alla quale, da alcuni giorni a questa parte, tre imponenti elefanti da parata in legno teak e foglia di ottone sbalzato, datati 1794, provenienti dal Madras (India) fanno bella mostra di sè nel piazzale antistante la stazione ferroviaria di Santa Lucia e vi rimarranno sino al 2 maggio.
Si tratta degli stessi elefanti che, come molti ricorderanno, nel periodo di Natale del 2004 si trovavano nel sagrato della Basilica Superiore di Assisi, collocati a mo’ di Re Magi di fronte a una Natività in pietra, opera dell’artista sardo Pinuccio Sciola. In quell’occasione, per bocca di un ampolloso e misticheggiante addetto stampa del Sacro Convento di San Francesco di Assisi, gli ignari e perplessi visitatori venivano regolarmente informati intorno al fine del viaggio degli elefanti dal Madras, che segnerebbe “un cammino simbolico attraverso il nostro Occidente smarrito”, e intorno a ciò che rappresenterebbero:”lo Spirito di Sacrificio, l’onestà e l’amore fedele”. Ma se, in quel particolare contesto e in quella particolare circostanza, sostenere ciò a proposito di essi poteva avere, se vogliamo, una sua legittimità e credibilità, dubito fortemente che lo stesso possa valere per Venezia. Dove, non solo a me, gli elefanti sono apparsi immediatamente come una mera operazione pubblicitaria, volta a pubblicizzare soprattutto, oltre che la celebre località indiana da cui provengono, la ditta fornitrice degli smalti sintetici con cui sono state dipinte le piramidi in legno e a base ottagonale poste in groppa a essi.
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Commenti a questo articolo
Inviato da: Umberto Sartory (venetian@ombra.net)
Il ponte dell'Accademia è in stato di gravissimo degrado, in effetti, ma non avevo ancora notato questo particolare davvero inquietante.
A causa del raffazzonato lamellamento delle strutture portanti, e in particolare dell'arcata, infatti, il legno si trova esposto ad agenti degenerativi atmosferici, vegetali e animali fin nel profondo della struttura. Se il pilastrino del parapetto è già marcito al punto di permettere lo scasso della traversa, sarebbe estremamente opportuno sottoporre tutto il legname del ponte a un accurato controllo.
Inviato il 27-03-2006 05:28 Sito web: http://ourvenice.org |
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