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Ma li vedete o no? - Invettiva al popolo di Venezia
di Umberto Sartori - inviato il 26/06/2005 (letto 3558 volte - 0 commenti)

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Ma li vedete o no? - Invettiva al popolo di Venezia
Anche i due ponti in marmo sul Rio Novo sono tenuti insieme da rozze gabbie di legno. E quei ponti hanno solo alcuni decenni, non si può parlare di usura dei secoli!.Sapete il perché delle gabbie di legno? Perché ormai la solfatazione ha ridotto le colonnine fragili come grissini!E questi sono fatti agli occhi di tutti, sono sempre più i ponti e le opere a sbalzo in pietra che necessitano di innaturali e antiestetici supporti in legno o ferro!Eppure i ''veneziani'' non vedono, ancora adesso trovo idioti che ridono della mia disperazione e se la cavano con un sorrisino alla faccia di quel matto buontempone del Sartory...Perniciosi idioti, indegni di essere chiamati anche solo abitanti di questa santa città. Siete peggio delle pantegane che ci portarono la peste, infestate, non abitate, e rendete endemica la peste morale con mente criminale o animo ignavo.Guardatevi, specchiatevi negli amministratori che eleggete! I loro difetti sono i vostri difetti e sono così gravi che la città di Venezia non può tollerarli senza morirne.Dò la responsabilità ai Costa, ai Cacciari e ai Salvadori, ma il vero problema sei tu, popolo di Venezia, imbolsito, incodardito, immeschinito. Sai muovere il culo solo per meretricio di danaro facile e intanto lasci scivolare nel fango il patrimonio nostro e degli avi.Non sai pensare ai tuoi figli, vuoi la “mandola” adesso e subito, che quando la morte ti porterà via il tuo godimento sarà finito. Ma i tuoi figli vedranno la morte della regina dell’Adriatico, e potranno dire con orgoglio: “mio padre c’era, e per fare tutti i suoi quattrini non ha esitato a distruggere gli sforzi millenari di un popolo che fu possente e grande sui mari.Vigliacco e porco ipocrita chi oggi ha il coraggio ancora di cantare le glorie del nostro Leone beandosi di un passato di cui è indegno e volgare assassino.

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