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CITTA' LEVANTINA
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di ENZO PEDROCCO - inviato il 24/09/2006 (letto 3573 volte - 4 commenti)
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Senza voler entrare nel merito di un problema vasto e complesso qual è quello dell’ immigrazione-integrazione - che mi auguro possa quanto prima venire risolto nel migliore dei modi - trovo oltremodo negativa e sconveniente, ai fini dell’immagine della città, la costante e massiccia presenza dei venditori abusivi extracomunitari nei punti maggiormente frequentati e centrali di Venezia. La quale, a causa di ciò, sta assumendo ogni giorno di più le sembianze di una città levantina, disordinata e caotica, anziché di una città europea, ordinata e composta, come sarebbe più giusto e ovvio accadesse.
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Commenti a questo articolo
Inviato da: Enzo Pedrocco (e_pedrocco@yahoo.com)
A dispetto della mia premessa, c’è stato ugualmente più di qualche “sensibile” e “caritatevole” lettore pronto a obiettarmi telefonicamente che, nella fattispecie, non è assolutamente il caso di fare gli schizzinosi o gli schifiltosi. Ma, nonostante tutta la mia comprensione umana nei confronti di una condizione svantaggiata e disagiata quant’ altre mai, prevale tuttavia in me, sia pure con un pizzico di egoismo, l’ amore per la qualità urbana di Venezia . Anche perché, pur non essendo sufficientemente addentro al problema, sono nondimeno piuttosto scettico al riguardo dell’affermazione secondo cui la condizione degli immigrati clandestini non consentirebbe alcuna alternativa al commercio abusivo di merci contraffatte.
Inviato il 24-09-2006 21:53 |
Inviato da: Kociss
Ma che hanno a che fare questi con le centinaia di altri onesti immigrati che lavorano dalla mattina alla sera nei cantieri e nelle fabbriche dell'entroterra?? Qui si tratta solo di soldi facili, e tanti anche! La stessa grana facile che ingrassa motoscafisti, abusivi, affittacamere e venditori di cianfrusaglie. Non hanno alternative??? Lo credo bene. Nessun lavoro onesto può rappresentare un'alternativa valida quando si tratta di portarsi a casa 500 - 1000 euro al giorno senza fare niente, si tratti di stendere un lenzuolo per terra o di scorazzare per il Canal Grande in motoscafo o in lancione ciucciando euro ai turisti. La vera condizione disagiata é quella degli ultimi giovani veneziani che hanno avuto la disgrazia di nascere in una famiglia onesta in questa città, senza un padre pregiudicato che gli lasciasse un banchetto o senza il fisico di questi ragazzotti africani che gli permettesse di spaccare la faccia a vigili e cittadini
in cerca di un pò di rispetto per questa città marcia!
Inviato il 25-09-2006 00:43 |
Inviato da: EVARISTE GALOIS (rbregol@tin.it)
NON SONO PER NNIENTE D' ACCORDO CON CHI HA SCRITTO L' ARTICOLO W I VUCUMPRA E W LA MERCE CONTRAFFATTA
Inviato il 21-09-2007 03:40 |
Inviato da: Marco Girardi
Siamo arrivati al punto che i cittadini devono sperticarsi in analisi sociologiche di alto lignaggio, solamente per avvalorare la tesi che la città non deve diventare un merdaio.
Inviato il 21-09-2007 13:46 |
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