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Un Bell`Esempio - gli Olandesi faro di lucidità democratica
di Umberto Sartory - inviato il 14/05/2002
Voglio esprimere la mia stima al popolo olandese per la lezione di cultura, civiltà e umanità che ha indicato all'Europa mostrando di saper rispondere con il silenzio e la riflessione individuale a eventi che altrove scatenano morbosità collettive pressoché incontrollate.Il ''silenzio della politica'' che giunge a troncare la campagna elettorale, di cui sento parlare alla radio, significa un profondo rapporto di stima reciproca fra il popolo e i suoi rappresentanti. La ''visione di parte'', si dimostra ''compatibile'' con la superiore consapevolezza di essere popolo innanzittutto civile, capace di alzare il muro di rifiuto più austero, condivisibile e impenetrabile al manifestarsi di atti di tragica inciviltà.I rappresentanti hanno il coraggio di rispettare il dolore dell'individuo, restituendo il potere a ogni singolo cittadino nella misura in cui la contingenza infrange così drasticamente le regole della società civile.Queste regole sono le uniche a legittimare l'appartenenza di un evento alla politica socialmente intesa.Sono dunque le uniche a legittimare l'esistenza stessa di ''rappresentanti del popolo''.Il gesto che in sé annichilisce la civiltà non può quindi essere competenza della politica, né interagire con essa alla pari.La politica socialmente orientata ovviamente tenta di agire sulle condizioni generatrici di inciviltà, ma non deve dialogare o tantomeno speculare con l'eclatanza tragica di quest'ultima.La delinquenza che pretende di arrogarsi il titolo di ''politica'' non va distinta, se non per il suo alto grado di pericolosità, da quella ''comune''. Come tale va affrontato il suo insorgere nel continuum degli eventi, affidandolo ai sistemi di autodifesa che la società ha ritenuto indispensabili. Una questione così manifestamente di competenza dell'autorità investigativa e giudiziaria non deve nemmeno sfiorare la politica, la quale infatti si ritrae dalla pubblicità con il rientrare in quel pur vastissimo ''privato'' che è la vita civile rispetto alla barbarie.A paragone con la politica olandese, molte parti politiche di altri stati (non solo europei), tra cui mi consento di nominare soltanto quello in cui vivo, l'Italia, appaiono quasi in luce di vaste organizzazioni criminali, tese alla propria autoaffermazione assai più che al bene collettivo, e molto spesso a suo completo discapito.Un popolo che sa guardare lontano e profondo, è quello Olandese, capace di agire unitariamente pur nel più alto rispetto individuale; non forse un caso che loro si debba l'invenzione del cannocchiale nonché del microscopio.Neppure un caso mi sembra la straordinaria e precocissima consapevolezza spaziale che distingue la grande scuola fiamminga di pittura.Penso che la pur degna scuola artistica italiana deva riconoscere ai fratelli olandesi di aver saputo meglio operare nel diffondere l'amore per la cultura e i valori umani che sono il portato essenziale dell'arte degna di tale nome.Non posso ancora tacere come le genti delle Neederlands abbiano saputo forgiarsi assieme costruendo il loro paese per mezzo di una sintesi armonica di acqua terra e aria, operata dal fuoco della volontà e da quello sottile dell'intelletto.Concludo con il mio personale ricordo del respiro straordinariamente brioso e sereno che trassi al mio primo (e unico) varcare la frontiera d'Olanda già ormai 25 anni or sono, della rispettosa ospitalità della sua gente, della cordialità delle sue forze dell'ordine pur verso il capellone straniero piuttosto sporco e ''sospettabile'' quale apparivo.A un popolo che si dimostra così chemicamente raffinato, operoso, intuitivo e mite va il mio ringraziamento più profondo, confidando che il loro comportamento possa divenire esempio e misura per tutte le nazioni.

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