Venezia ObServer

Vita Civile ..:Torna indietro:..
San Vio in cancrena! - San Vio, Salute e Zattere pagano duramente politiche sbagliate
di Pietro Bortoluzzi - inviato il 25/05/2003
E’ ormai quasi in cancrena la “vita” veneziana in una delle zone più volutamente abbandonate dalle ultime amministrazioni comunali e circoscrizionali: parlo di San Vio, Salute e Zattere, che pagano duramente troppe politiche sbagliate e preconcette, fra l’altro imposte con supponenza. Gli ultimi fatti sono veramente emblematici: in poco più di tre minuti, ad esempio, è passata in scioltezza in Consiglio Comunale una variante al Piano Regolatore – approvata in precedenza con i voti favorevoli del centrosinistra in Quartiere (che umiliava con i suoi numeri le fortissime obiezioni di molta parte della minoranza, che su quel provvedimento aveva fatto un duro lavoro d’opposizione) – che consentirà alla Fondazione Guggenheim di trasformare alcuni appartamenti da poco acquistati in (per i residenti utilissimi!) locali da utilizzarsi per coffee-shops, vendita di souvenirs ed attività di supporto alle sue mostre. Alla faccia di una politica che voglia tutelare (almeno simbolicamente, mantenendo le destinazioni abitative degli immobili!) la residenzialità, e proprio mentre nel tessuto socio-economico della zona stanno per abbattersi le chiusure dell’ultimo panificio e dell’ultima macelleria! “Tanto – i Soloni di centrosinistra ci hanno spiegato, motivando il loro voto a favore di una multinazionale straniera che viene aiutata a trasformare abitazioni in spazi per commercio turistico – quelle sarebbero state solo case per ricchi”. Complimenti: ottima motivazione! Ma il cerchio attorno agli ultimi stoici residenti della zona si stringe anche con le scelte operate da Actv sui pontili delle Zattere : scelte pienamente concordate dalla maggioranza che governa il CdQ2, ma giustamente avversate, oltre che dal sottoscritto (trattato quasi come un “minus habens” in Commissione dai tecnici dell’Actv e da molti consiglieri di Sinistra, per aver osato formulare proposte alternative, nemmeno discusse, sugli imbarcaderi e sulle linee!), anche da raccolte spontanee di firme da parte dei cittadini della zona. Actv ha deciso, col plauso della maggioranza del CdQ2, di non posizionare più i pontili nel luogo in cui da tempo immemorabile erano; un punto delle Zattere che consentiva la facilità di accesso senza barriere architettoniche fra linee del Canale della Giudecca e del Canal Grande, oltre che la possibilità di accettabili collegamenti da San Vio al Tronchetto, a Piazzale Roma e alla Stazione. Sempre Actv, però, consentirà nello stesso luogo in cui sono impossibili le fermate per le sue linee residenziali, l’approdo della linea turistica per e da Fusina… E a questo recente quadro si devono sommare tutte le discutibilissime scelte amministrative che hanno lasciato nel recente passato massima libertà alla realizzazione di attività para-alberghiere e turistiche, sulla scorta di dati sovradimensionati prospettati per il Giubileo; consentendo così che – con leggine, deroghette, variazioncine e regolamentini volanti – si trasformassero antichi asili per scolaretti autoctoni in locande per viandanti forestieri e storiche botteghe d’uso quotidiano per residenti (colpevolmente non tutelate da regolamenti ad hoc, che invece il Comune di Venezia avrebbe potuto approvare) in ripetitive vetrine di chincaglierie per turisti mordi e fuggi.Ecco in quale gravissima crisi versa la residenzialità nella zona di San Vio e della Salute, che sta per sparire, per essere annientata, risucchiata da un vortice contro il quale pare non voler intervenire nessuno. Anzi, peggio: ci sono pure amministratori circoscrizionali di maggioranza che tranquillamente in alcuni loro interventi in Commissione o in Consiglio si sono permessi di definire ormai “perduta” la zona di San Vio, così come, d’altra parte, la Giunta Comunale ormai da anni considera “perduta” la zona di San Marco.

© veniceXplorer.net, 2001 - 2005