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CALLE LARGA XXII MARZO
di Luciano Callegaro - inviato il 24/06/2007
E-MAIL INVIATA AL SINDACO DI VENEZIA

Illustre signor SINDACO,
spesso per andare a San Marco, a piedi, passo inevitabilmente per la Calle Larga XXII marzo, per il Campo S. Moisè e per la Salizzada S. Moisè e come d'incanto giungo in quel meraviglioso SALOTTO DEL MONDO che è Piazza San Marco. Porto sempre con me la mia macchina fotografica poichè non voglio perdere quelle infinite occasioni che mi permettono di ritrarre quegli angoli suggestivi e meravigliosi che rii, calli, campielli, fondamenta, ecc. mi riservano ogni volta che torno nella mia città d'origine. Ogni volta che transito per quei cento-centocinquanta metri, testè citati, mi prende una fitta al cuore. MA DOVE SIAMO? I venditori ambulanti occupano tre quarti dell'area pedonale e costringono i passanti, turisti e non, a rallentare l'andatura e a delle manovre forzate a dir poco da slalom gigante.
A causa dei miei problemi alle ginocchia devo muovermi con circospezione e non posso permettermi movimenti strani o bruschi per non cadere. Mi sono trovato giovedì 7 giugno alle ore 18.30 all'altezza della sede della Camera di Commercio e gli ambulanti, vedendomi con la macchina fotografica, mi hanno scambiato per un turista. Sono stato bloccato da un paio di energumeni che mi proponevano la loro merce, al mio rifiuto hanno insistito ancora un po' e poi mi hanno lasciato andare per bloccare una malcapitata turista che mi seguiva a ruota. Mi sono scontrato subito dopo con una "lady" inglese che stava contrattando una borsetta e per poco non finivo a terra, grazie ad un gondoliere di mezza età appena uscito dal bar che mi ha trattenuto evitando che perdessi l'equilibrio. (Intanto vorrei ringraziare quel gondoliere). Più avanti a San Moisè e lungo la Salizzada altre situazioni analoghe.
Per fortuna (?) all'altezza di Calle Vallaresso incontro un vigile urbano in divisa che passeggiava tranquillamente.
- Mi scusi è in servizo? (gli chiedo).
- Buonasera! (risponde)
- Lei è un vigile in servizio? (insisto)
- Buonasera! (continua il tutore dell'ordine)
Allora ho capito che avrei dovuto salutare prima di rivolgergli la parola.
- Buonasera. (faccio io)
- Buonasera. (risponde l'uomo alto circa 1.80 dall'accento veneziano)
- Cosa fanno tutti quei "marocchini" che intralciano il passaggio con le loro mercanzie?
- Intanto non sono marocchini, ma senegalesi ed è una bella differenza.
- Va bene, senegalesi, ma vede, ho problemi di deambulazione, per cui se vengo bloccato improvvisamente rischio di cadere a terra.
- E lei deve stare attento a non cadere. (mi risponde il vigile)
- Allora vediamo cosa ne pensa "Massimo". (dico io).
- BRAVO! GLIELO DICA PURE A MASSIMO! e riprese senza salutare il suo passeggiare tranquillo tra i turisti.
Allora illustrissimo signor Sindaco, anche se un po' in ritardo, la metto al corrente del mio colloquio con il vigile urbano, anche se dal tono polemico della voce ho capito che cosa voleva dire il vigile con "BRAVO! GLIELO DICA PURE A MASSIMO!", non traggo conclusioni e non faccio polemica. La prego soltanto di fare in modo che quella ciurma di "senegalesi" che intralciano il passaggio nella zona più bella e più prestigiosa di Venezia, vadano altrove, comunque sappia che se a causa della maleducazione dei venditori ambulanti cado a terra e mi faccio male citerò senz'altro in tribunale per danni l'Amministrazione Comunale.
La ringrazio per l'attenzione e in attesa di leggerla le porgo molti cordiali saluti.

Luciano Callegaro

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