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Cosa Fanno le Navi di Notte?
di Umberto Sartori - inviato il 03/07/2008

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Fumano, perdiana, fumano!



Non ha confine il disgusto che provo per l'andazzo delle cose in questa città. Sento tromboni di ogni sorta starnazzare che le navi usano combustibili ecologici nel nostro porto, ho amici dall'Inghilterra che mi telefonano per felicitarsi della notizia diffusa dai fogliacci locali in versione Internet che non sarebbero più ammesse nel porto le navi assassine della città.

Sarà che sono un vecchio visionario, eppure io di navi ne vedo a bizzeffe pressocché tutti i giorni, e sono talmente grandi che sarebbe piuttosto difficile non vederle, anche se la presbiopia senile ormai avanza.

Quanto al fumo, anche quelle poche navi di grande prestigio che transitano di giorno in Bacino San Marco con fumi invisibili, alla notte, al riparo dagli occhi dei più, si trasformano in ciminiere infernali.

E' difficile fotografare il fumo di notte, soprattutto in contrasto tra il cielo buio e le luminarie da postribolo galleggiante delle navi.
Però grazie al digitale qualcosa sono riuscito a tirar fuori, magari sono anche foto artistiche dal sapore pittorico, ma i soggetti ripresi sono rigorosamente reali. Ben lo sanno le guardie della Marittima, e anche chi da quelle parti parcheggia l'auto o il motorino.

In certe sere di aria stagnante, sull'area della Marittima cade un inquietante vapore spesso e puzzolente. Questo non accade di sovente poiché, di solito, una circolazione di brezza attorno ai bordi del nostro "Passarin" distribuisce quelle condense su tutta la città, in direzione oraria e con moto pressocché concentrico.

Dalla mappa dei danni che ho rilevato in oltre un lustro di osservazione, penso di poter ipotizzare che i vapori, nella maggior parte delle notti, seguendo correnti d'aria in bassa quota, percorrono la dorsale Nord di Cannaregio. poi entrano in convezione con la brezza entrante da San Nicolò e la seguono lungo il Canal Grande e quello della Giudecca. In questo lasso di tempo la loro temperatura gradatamente scende e di conseguenza la loro quota.

Il grosso dell'aria inquinata secondo me disegna questa spirale partendo da un'altezza di forse centocinquanta metri in Marittima, sopra i fumaioli di emissione, per finire di abbattersi attorno al Ponte di Rialto.
E' altamente probabile, altresì, una serie di diramazioni del flusso in corrispondenza dei maggiori canali trasversali, a partire dal Canale di Cannaregio.
Sull'altro lato, gli ingentissimi danni da solfatazione a San Michele e a Murano la dicono lunga su quanto sia estesa la nube a quel punto del tragitto.

Traggo questa ipotesi, per adesso, soltanto dalla distribuzione dei danni rilevabili in città, o meglio dalla loro gravità.
Non ho a disposizione palloni sonda e rilevatori, ma un semplice accendino può dirla lunga sulla direzione dell'aria, e penso che cercherò suffragio alla mia ipotesi in quel modo. Ci vorrà un po' di tempo, ma penso ci risentiremo sull'argomento.

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