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RECESSIONE
di ENZO PEDROCCO - inviato il 28/11/2008
CONDANNATI A CONSUMARE E A INDEBITARCI


Di fronte alla recente recessione capitata fra capo e collo anche al nostro Paese, fra i numerosi altri, niente paura: continuiamo imperterriti a fare la vita di sempre, non disdegnando possibilmente – come usa – a vivere talora al di sopra delle nostre possibilità, e ne verremo senz’altro fuori quanto prima. Questo è almeno il parere di uno dei "guru" tra i più accreditati nell'ambito economico-finanziario internazionale, tal Jacques Attali, unanimemente considerato, in virtù della sua sterminata cultura, un mostro di erudizione. E attualmente, com'è noto, presidente della "Commissione per la liberazione della crescita" voluta dal presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy.

Per Jacques Attali l'importante non è, infatti, come si sarebbe portati a pensare, di consumare meno e di ridurre i nostri debiti. Bensì di osare consumare e osare anche indebitarci. E ciò in virtù del fatto che, com’è noto,"tout se tient": più la gente disporrà di denaro, sia pure contraendo debiti, più consumerà e più alto sarà ovviamente il fatturato delle imprese, che potranno investire maggiormente e aumentare, così facendo,la possibilità per la gente di trovare un lavoro.

Un discorso, quello dell’intellettuale ed economista francese, che non fa minimamente una grinza. Mi domando tuttavia a quale grado di coercizione e sottomissione si ridurrebbe la nostra vita se lo mettessimo in pratica seguendolo pedissequamente alla lettera. E, soprattutto, che razza di vita sarebbe.


(Foto tratta dalla Rete)

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