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FUMO/EQUIVOCI E BUGIE(2) -  
di ENZO PEDROCCO - inviato il 13/04/2005
FUMO/EQUIVOCI E BUGIE(2)Enzo Pedrocco''Com'è che tutto ciò che mi piace fa male? Sia alcol, sesso, fumo o cibo???'' (Paolo Rossi)Molto più assennatamente e realisticamente di quanto è stato finora detto intorno a esso,per lo più a torto e tutt'altro che disinteressatamente – come,in più di un’ occasione, ho tentato di dimostrare -, trovo che il fumo di per sé,fintantochè è mantenuto al di qua della soglia dell'abitudine e del vizio,facendolo restare quel semplice piacere qual è, non è più nocivo,a rigore,di numerosissimi altri piaceri a cui un po' tutti indulgiamo nel corso della nostra vita - la buona tavola,il bere un buon bicchiere di vino,il crogiolarci al sole di qualche paradiso esotico,il fare sesso,il fare ginnastica... eccetera - che tuttavia,a differenza del fumo,non vengono minimamente demonizzati,nonostante sia più che noto che un loro abuso potrebbe senz'altro nuocere gravemente alla nostra salute alla stregua,se non di più,dell'abuso di fumo. Ed è una contraddizione,questa,che non può venire minimamente giustificata,come taluni pretendono di fare,sostenendo che il tabacco può nuocere alla salute e provocare dipendenza:chè mi consta - e,oltre a me, consta anche ad altri - che è senz'altro possibile fare la medesima affermazione,tanto per fare il primo esempio che mi viene in mente,a proposito non solo del cibo ma finanche,ahinoi,del sesso. Meglio sarebbe dire,perciò, che non c'è cosa che sia di per sé buona o cattiva in assoluto,ma ogni cosa può assumere l'una o l'altra di queste qualità a seconda dell'uso o dell'abuso che ne facciamo.Come dicevano i latini,''est modus in rebus'':ci vuole misura nelle cose,se vogliamo evitare che esse, da piaceri quali sono,possano trasformarsi nel loro contrario. E sta naturalmente a noi imporci ''cum grano salis'' tale misura,anche a proposito del fumo,senza dover subire possibilmente,al riguardo,l'imposizione delle vedute affatto personali,restrittive e masochistiche,di taluni tristi e scialbi personaggi governativi.Ossia,in altre parole, senza che nessuno dall'''alto'' si arroghi il diritto - come,ahinoi,è avvenuto e avviene ancora oggi - di volerci catechizzare alla stregua di ragazzini o,peggio,di volerci stupidamente terrorizzare con frasi menagrame e assolutamente non corrispondenti al vero apposte in evidenza su ogni singolo pacchetto di sigarette,sigari e quant'altro,in ossequio a un principio salutistico che,ancorchè largamente condiviso, rimane pur sempre opinabilissimo. ENZO PEDROCCO

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