Cultura e Arte | ..:Torna indietro:.. |
Odore di Venezia - Riflessioni di un eterno innamorato di Venezia | |
di Enzo Cucciniello - inviato il 25/02/2001 | |
ODORE DI VENEZIA L’esperienza costruttiva veneziana ha elaborato nei secoli della sua storia modelli fantastici ma, nello stesso tempo pratici, del fare architettura in un particolare contesto ambientale da madre natura dotato di bellezza e di incanto, qual è la Laguna con le sue acque libere e le sue barene vive di ogni forma di vita. Questa acqua e, più in particolare, l’acqua verde, salata proveniente dal mare, disinquinante in quanto libera di andare e venire, è stata la componente base a cui riferirsi nella scelta dei materiali da costruzione. Le fondazioni, su semplici pali di legno resinoso, gli sbarramenti all’acqua in pietra d’Istria, le murature di ambito perimetrale “appoggiate” alla facciata principale, i solai in legno e le pavimentazioni a terrazzo “alla venexiana”, le stesse capriate di copertura, i coppi e i camini, ciascun elemento della fabbrica concorre per la sua parte in modo organico ed intelligente all’efficacia statica che si mostra modello irripetibile per i tipi edilizi destinati all’abitare, all’amministrare, al difendere l’identità della cultura di Venezia. I materiali da costruzione veneziana, in comunione con l’acqua, si mostrano da oggetti inerti in soggetti attivi, capaci di arricchire funzionalmente il lessico tecnico e costruttivo, ma anche di svolgere opera culturale e, cioè, insegnano il valore della ricchezza ambientale: la pietra d’Istria, nobile nel suo pallore, esalta con la decorazione ; il legno, collabora ed articola le diverse soluzioni statiche, l’intonaco di calce spenta e sabbia di fiume protegge e colora, il mattone, fatto a mano, consente di scegliere far i più variati il tipo edilizio preferito. L’immagine che siamo abituati a leggere lungo i canali di Venezia, è derivata da quel sapiente, antico lavoro artigianale di “mureri”, “tajapiera”,”scarpeini”, “fravi”, “faegnami”, “tarasseri”, tutte figure professionali che sottendono ad una complessa organizzazione sociale del lavoro e, perciò, del cantiere veneziano: il più piccolo dettaglio costruttivo è strumento di conoscenza di quella Cultura Materiale che è modello da studiare, che è occasione e supporto per riordinare il senso del significato del momento progettuale volto al recupero dei valori del passato intendendo questi non congelati nel restauro, ma proiettati verso il superamento del presente. Venezia, anche per questi motivi, è la città dove vivere, dove amare, dove lavorare, dove oziare! E’ certamente la città del Futuro, in quanto, a poco a poco, tutti i Centri Storici, dal più importante al più piccolo, e non solo in Italia, dovranno eliminare la presenza delle macchine sempre di più invasive e deturpanti la vita dell’uomo. Chi visita Venezia non può che partirsene con negli occhi una sequenza di scene sfavillanti di colori di quinte quasi teatrali, di particolare suggestione emotiva, con l’acqua che si alza e si abbassa abbracciata attorno ad ogni costruzione, elemento primario, perché Venezia è soprattutto “città d’acqua”: pietre e mattoni sono solo dei comprimari! Ma c’è un altro componente, invisibile, che deve essere particolarmente considerato e cioè l’odore, il profumo particolare di Venezia! Se qualcuno vagasse bendato o si fosse smarrito all’interno della città, certamente potrebbe riconoscere i luoghi dagli odori: nella zona della Pescheria e del Mercato Ortofrutticolo, l’odore gli direbbe che è a Rialto, giù dal ponte verso Campo San Polo; in Strada Nova caratteristico è l’odore delle mercanzie sui banchetti; nell’area Marciana domina l’odore dei caffè e dei pasticcini, mescolato a quello dell’incenso, che emana la Chiesa di Marco, Santo Protettore della città , sulle rive verso San Giorgio è predominante l’odore salmastro della Laguna frammisto a quello della sabbia calda delle spiagge del Lido lungo il Canal Grande, magari in gondola, abbracciati e da lei contagiati , è l’odore della vita che arriva da tante costruzioni affacciate sull’acqua ... Odore di Venezia, quindi, Protagonista nascosto ma certamente provocante rimane nella memoria allorquando si ritorna ciascuno nella propria casa, lontano da Venezia. Allora, il rimpianto e la nostalgia diventano ancora più pregnanti, ancora più difficili da cancellare e si ha voglia di ritornare per amarla ancora una volta! Prof. Enzo Cucciniello Responsabile del Corso di Progettazione Ambientale ed Ergonomica (IUAV) |
|
© veniceXplorer.net, 2001 - 2005 |