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APPROVATO IN MENO DI DUE MINUTI IL PEOPLE-MOVER - al Consiglio Comunale per dare il via libero definitivo sono bastati un min
di Pietro Bortoluzzi - inviato il 10/07/2003 (letto 3548 volte - 0 commenti)

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E’ passata alla chetichella in Consiglio Comunale la Ratifica dell'accordo di programma per l'attuazione del sistema di trasporto pubblico urbano tra Piazzale Roma e Tronchetto con tecnologia a trazione a fune denominato ''People mover'' comportante Variante Urbanistica. Dopo una breve presentazione da parte dell’assessore D’Agostino, che indicava come lievi modifiche urbanistiche quelle che si andavano a ratificare, durata un minuto e 53 secondi, fra la distrazione del Consiglio, senza alcun intervento, se non quello fuori luogo del consigliere Rizzi che voleva presentare un suo ordine del giorno su altro argomento, in 4 secondi si provvedeva a deliberare: 32 presenti; favorevoli: 22; astenuti: 8; contrari: 0! Ben altro invece è apparso nella stessa seduta di Consiglio Comunale l’accaloramento per altri temi urbanistici, come ad esempio la viabilità di via Torino a Mestre, con interventi a profusione. Eppure questo veloce passaggio in Consiglio porterà in dono a Venezia uno stravolgimento urbanistico non da poco, per cercare di chiarire il quale il sottoscritto sia in Commissione che in Consiglio Circoscrizionale competente (il CdQ2) ha lottato, venendo tacitato dalla maggioranza. In commissione mi è stato impedito sia di aprire la discussione, sia di intervenire, sia di dichiarare il voto. In consiglio il mio intervento, che per regolamento è limitato a 5 minuti, è stato interrotto numerose volte dai consiglieri di maggioranza. Alla fine ho ottenuto solo 2 minuti dal presidente per cercare di argomentare la mia contrarietà ad un’opera che è pregna di dubbi e gravida di conseguenze urbanistico-sociali che verranno ad essere pagate dai cittadini nel futuro. Cercherò succintamente di elencare i miei dubbi per i cittadini. Il people-mover non è altro che una cremagliera, che dovrebbe collegare Tronchetto con Piazzale Roma, però invece di provvedere all’acquisto di una cremagliera qualsiasi sul mercato, per Venezia è stato progettato ad hoc un prototipo tanto artistico quanto discutibile dal punto di vista estetico, oltre che molto più costoso. La stazione di partenza al Tronchetto apparirà a forma di gusci sovrapposti e sarà situata nell’area attualmente occupata dal nuovo Mercato Ortofrutta, che dovrà perciò trovare una nuova sede e che sarà pertanto con tutta probabilità abbattuto; poi il tracciato continuerà attraversando il Canale con un ponte a foggia di onde colorate, infine (dopo una possibile fermata aerea in Marittima, sulla sommità di un ipotizzato nuovo parcheggio per veneziani) arriverà a piazzale Roma oscurando la chiesa di Sant’Andrea con un impatto devastante in “scaglie di vetro e acciaio”, ad un’altezza di numerosi metri, per giungere alla terrazza del garage Comunale, da dove poi si potrà prendere un comodo ascensore e raggiungere il Ponte di Calatrava… Per ovviare alle critiche di chi vedeva deturpata la chiesa vincolata ed il campo, si è deciso di piantumare alberi ad altissimo fusto, che nasconderanno dalla chiesa la vista della cremagliera. In più dove ora c’è il parcheggio ex Aci non dovranno più essere parcheggiate automobili, e l’attuale Sant’Andrea Park verrà eliminato. Ho cercato di far ragionare i consiglieri sui limiti e sull’obbrobrio dell’opera: a cominciare dai dubbi di ordine manutentivo per le foglie degli alberi ad esempio che insisteranno sul tracciato della cremagliera. Ma anche sui costi d’esercizio che la ratifica allegava: quasi 15mila ore di lavoro all’anno, che non son certo bruscolini. Infine mi son permesso di aprire una serie di dubbi sull’utilizzo, sulla gestione e sui vantaggi del people-mover: oltre che sugli scenari futuri. Se si pensa che c’è alle viste una fusione fra Asm ed Actv, e che sarà Asm a realizzare e a gestire il people-mover, Asm che ora gestisce anche il Garage Sant’Andrea (ex Aci), assieme al Comunale, Asm che dovrebbe essere totalmente privatizzata in un prossimo futuro… E se si pensa poi che c’è alle viste anche la possibilità di realizzare in Marittima un parcheggio che dovrebbe essere venduto a lotti ai veneziani, ma che sarebbe raggiungibile solo dall’alto grazie ad una fermata del people-mover… Ecco che ho prefigurato un paio di rischi: cioè che da un lato il garage Comunale di Piazzale Roma possa essere totalmente privatizzato, per cui potrebbe non essere più utilizzato (in mano ad Asm-privata) con prezzi calmierati per i residenti; e poi che chi eventualmente si comprasse il posto auto nel nuovo garage della Marittima potrebbe trovarsi in balia del collegamento gestito privatamente da Asm (che fusa con Actv significherebbe essere “schiavi” nell’accesso al posto auto di proprietà). Unendo a questo quadro il fatto che quasi 15mila ore di lavoro all’anno di manutenzione non renderanno certo gratuito il biglietto, con il quale Asm dovrà anche far rientrare i miliardi spesi per la costruzione del people-mover (metà messi da Comune e Stato, metà da Asm). Riassumendo ci troviamo di fronte ad un fortissimo impatto urbanistico (tutto il traffico di nuovo verrebbe sbattuto via people-mover su Piazzale Roma, dove anche arriverà il tram, oltre agli autobus, e poi sul Canal Grande, dove, sotto il ponte di Calatrava, sarà incanalato il traffico acqueo per il centro città) ed estetico (la “devastazione” del campo e dell’antica chiesa vincolata di Sant’Andrea, con binari a diversi metri d’altezza!); sono presenti considerevoli dubbi sull’utilità e sulla fruibilità dell’opera (quanto costerà il biglietto del people-mover? Con quali orari sarà attivo? Che collegamenti saranno previsti una volta giunti a Piazzale Roma?); non mancano dubbi sul futuro di Piazzale Roma per i veneziani (che fine farà il garage Comunale? Qual è il piano urbanistico complessivo del Piazzale?); si aprono poi per il futuro dubbi sulle società ora misto-pubbliche ma in futuro privatizzate totalmente cui verranno messe in mano le chiavi della città ed il destino della mobilità dei veneziani. Ma si potrebbe continuare anche con le critiche, oltre che estetiche, sugli sperperi per la progettazione; sull’assurdità del percorso; sulla sovrapposizione del luogo in cui dovrà esserci la stazione del Tronchetto con l’appena (e costosamente) costruito e messo a norma Mercato Ortofrutta… Eppure, a me in CdQ2 per parlare di tutto questo sono stati concessi solo 2 minuti; al Consiglio Comunale invece per dare il via libero definitivo sono bastati un minuto e 57 secondi!

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