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Scandalo il 25 aprile
di Comitato per le Pasque Veronesi - inviato il 24/04/2007 (letto 3562 volte - 3 commenti)

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Scandalo il 25 aprile
Scandalo a Verona, dove la Questura e la morente amministrazione di centro-sinistra vietano la Messa latina in piazza del 25 aprile in onore di San Marco e dei caduti delle Pasque Veronesi (17-25 aprile 1797) dopo che l’anno precedente i centri sociali avevano assaltato prete e fedeli, scontrandosi con la polizia e mandando all’ospedale un poliziotto con gravi fratture

ASSALTARE LA MESSA PAGA!
Totalitarismo comunista e anticlericalismo da guerra civile spagnola restano impuniti nell’Italia del 2007

LO SCANDALO 25 APRILE - Verona. 25 aprile 2007. Festa di San Marco. Dopo l’assalto dei centri sociali e dell’ultrasinistra dell’anno passato, l’usuale Santa Messa in lingua latina e in rito romano antico che si celebrava tutti gli anni all’aperto nel centro storico di Verona in onore del Patrono principale della Serenissima Repubblica e dei caduti delle Pasque Veronesi del 1797, quest’anno non si farà.
Questa la volontà del Questore di Verona, che ha vietato la Santa Messa in onore del Santo Evangelista. Il messaggio che viene lanciato all’opinione pubblica è oggettivamente il seguente: gli aggressori hanno avuto ragione e gli aggrediti, torto. A distanza di un anno dagli scontri tra forze dell’ordine e assaltatori dei centri sociali, che mandarono poliziotti all’ospedale e danneggiarono irreparabilmente la manifestazione autorizzata, cioè la Santa Messa marciana; nonostante la solidarietà espressa allora agli organizzatori (il Comitato celebrativo delle Pasque Veronesi) da Sindaco e centro-sinistra (con l’eccezione dei due partiti comunisti e dei verdi), da tutto il centro-destra, dal Prefetto, dal Questore ecc., chi deve farsi da parte sono gli aggrediti, per non disturbare le sinistre e per non dare incomodo alle forze dell’ordine in un giorno festivo di meritato riposo. Chi mette a repentaglio l’ordine pubblico sono le vittime non i violenti. E la polizia, venendo meno alla sua stessa ragion d’essere, lungi dal consentire a tutti il legittimo diritto di manifestare, impedendo ai violenti di recare disturbo ad altri, consente ai primi la piazza che vieta a pacifici cittadini e fedeli cattolici.
Da notare che gli organizzatori, per facilitare il compito delle forze dell’ordine e per evitare ogni contiguità con le cerimonie resistenziali, avevano appositamente richiesto Piazze delle Erbe (sotto la colonna marciana) anziché Piazza Dante come negli anni passati.
Tale è la consapevolezza dell’abuso perpetrato che la Questura ha tentato ripetutamente di togliersi la patata bollente chiedendo alla Curia di ospitare per quel giorno in qualche chiesa cittadina la Santa Messa latina antica: senonché ai giacobini del Comune (che avevano consentito l’installazione dell’altare per la Santa Messa in piazza o il giorno 24 o il giorno 26 aprile, comunque non il 25) si è prontamente associato il progressismo curiale a esigere che il celebrante fosse un sacerdote comunque non di sentimenti e di formazione tradizionale, non devoto cioè né della Messa latina antica, né della memoria degl’insorgenti del 1797, bensì un qualsiasi prete mercenario conciliare. In buona sostanza Questura, Comune e Curia si sono scaricati reciprocamente l’uno con l’altra ogni responsabilità, il tutto finisce ora per pesare principalmente sulla prima, con i tradizionalisti rimandati, come il Cristo, da Erode a Pilato e viceversa fino al sinedrio cattocomunista di piazza del vescovado.
È finita come doveva; con una conferenza stampa in cui il Comitato celebrativo delle Pasque Veronesi ha denunziato alla stampa l’accaduto, certo, dopo i fasti delle Pasque Veronesi edizione 2006, che hanno visto la partecipazione di circa 9mila persone, che l’anno a venire con un’amministrazione più amica e più comprensiva, un simile scandalo non dovrà più ripetersi.
Nel frattempo questo Comitato ha già interessato alcuni deputati veronesi di tutta la vicenda per gli opportuni passi da compiere in sede parlamentare.


Le "Pasque Veronesi" fu uno dei tanti episodi in cui i Veneti hanno combattuto le orde barbare napoleoniche che avevano invaso la nostra Nazione, depredandola e umiliandola.

VIVA SAN MARCO, PER SEMPRE!!!

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Commenti a questo articolo
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Inviato da: Umberto Sartory

Continuate a fidarvi del "vostri" deputati, continuate, vedrete come andrà a finire.
Questi sono peggio di Napoleone. Quello saccheggiava per portare a casa sua le nostre opere d'arte, questi, invece, le distruggono in loco, assieme alle tradizioni e alla cultura popolare.

Inviato il 24-04-2007 16:38
Sito web: http://www.ourvenice.org
Inviato da: Comitato di Salute Pubblica a Venezia

Pasque Veronesi, Grave Sopruso
Il Comitato di Salute Pubblica a Venezia si affianca al Comitato per le Pasque Veronesi nel levare vibrata protesta verso il veto alle celebrazioni 2007 che di fatto premia il comportamento criminale di chi, del tutto estraneo allo spirito e all'organizzazione dell'evento, lo scorso anno disturbò la commemorazione e ingaggiò scontri con le Forze dell'Ordine.
Il Comitato di Salute Pubblica a Venezia è memore dell'esempio di eroismo e abnegazione reso alla Serenissima dai Patrioti Veronesi in occasione dell'episodio in oggetto, evento emblematico della Resistenza Veneta all'invasore Napoleonico.

Il Comitato di Salute Pubblica a Venezia invita altresì tutti i Patrioti Veneti a distinguere con chiarezza la matrice e le responsabilità del sopruso imposto dalle cosiddette "autorità" cittadine. In particolare si ricordi che nulla deve essere imputato alle Forze dell'Ordine i cui uomini sono con ogni probabilità consapevoli dell'aberrazione civile e giuridica implicita agli ordini che si trovano a dover eseguire per senso del dovere e/o obbedienza militare.

Inviato il 24-04-2007 17:35
Sito web: http://www.ourvenice.org
Inviato da: Tello (tello.venezia@libero.it)

La faziosità del 25 Aprile, quella che denigra e cancella tutti coloro che la pensano diversamente, ha prevalso sulla Storia. Ed in questo caso sulla nostra storia, cancellando quella con la S maiuscola, quella di S.Marco e della nostra Venezia. Come non fare un parallelismo con il 25 Aprile nazionale? Complimenti a tutti quelli che continuano a credere e a festeggiare una date che per DNA, non porta altro che a dividerci, a contrapporci, a differenziarci, invece che unirci e mettere in contatto, come popolo, come passione, come per la nostra città quanto per la nostra nazione. Continuando poi, a fare il gioco del potere politico, che spera di dividerci sempre più, dal più insignificante dettaglio al più importante argomento, in modo da non poter mai ad arrivare ad unire le nostre sinergie e le nostre competenze singole e di Popolo, per portare a galla le loro incapacità, le loro negligenze, e le loro pazzie, che ogni giorno siamo costretti a vedere e sentire. Il 25 Aprile è la festa che ci unisce, ovvero quella di S.Marco. Di altre feste che contrappongono il popolo e lo rendono allucinatamente fazioso e animale fino alle viscere, non nè vogliamo avere nulla a che fare. Un saluto al Comitato per le Pasque Veronesi.

Inviato il 24-04-2007 19:22
 


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