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Carissimi AMICI
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di Luciano Callegaro - inviato il 22/10/2008 (letto 3393 volte - 2 commenti)
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Carissimi AMICI,
manco da Venezia da quasi un anno e sento la mancanza delle mie passeggiate solitarie alle nove di sera quando tutto è chiuso, le luci delle vetrine sono spente, e le luci fiocche dei lampioni illuminano a malapena i selciati sdrucciolevoli. Cala a quell'ora una debole nebbiolina tra le calli e l'umido che mi penetra nelle ossa mi fa rabbrividire come la morte mi volesse abbracciare e nel silenzio ovattato il suono di una sirena echeggia sordo, ma tutto questo mi fa sentir bene. Mi riapproprio dell'odore della storia millenaria, mi riapproprio dei fantasmi del passato e del silenzio che mi fanno compagnia lungo tutto il mio peregrinare senza meta. Guardo in su e pochi scuri aperti fanno trasparire deboli luci giallastre. Invidio chi ancora può far riposare le proprie ossa tra queste antiche mura.
Leggo e continuo a leggere le disavventure di questa città. Ogni giorno che passa una pietra viene sepolta e scompare tra i mille rivoli dei ricordi. Mi si dice che il Ponte della Costituzione (ex Calatrava) balla, traballa e ondeggia, insomma non è stabile come quelli di pietra, e che i gradini sono dei trabocchetti per i viandanti, e che il parapetto di ottone con il sole scotta, e che le trasparenze ... E' VERO CIO'? M'ero accorto anch'io che i gradini sulla riva, non quelli del ponte, avevano un'alzata inferiore a 10 cm per cui più adatta a dei bambini che a degli adulti. Un buon progettista non farebbe mai delle alzate così basse, anche se la regoletta 2a+1p (due alzate + una pedata) dovrebbe fare 63/65 cm, ma dovrebbe tener conto del passo di un adulto. Ho fatto presente al signor Sindaco (prof. Massimo Cacciari), a proposito vi allego una simpatica fotografia inviatami da un amico, che i gradini tra Piazzale Roma e la fondamenta non mi sembravano tanto comodi, infatti ho osservato che la gente li affronta in diagonale. Mi ha fatto rispondere, immediatamente, da un suo tecnico o da un Direttore, il quale mi ha fatto osservare che i gradini sono corretti secondo la formuletta (2a+1p) che si trasforma in 9+9+45=cm 63 (+ o -) OK! ho torto io, comunque ci cammino male.
Grazie per la vostra continua e costante presenza.
LUCIANO
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Commenti a questo articolo
Inviato da: Luciano (comitato17settembre@yahoo.it)
ATTENZIONE - QUESTA NON E' UNA BATTUTA!
Anch'io bevo l'acqua del Sindaco e non scherzo. L'acqua che sgorga dal mio rubinetto è acqua purissima e freschissima ed è molto buona da bere. Da qualche anno, da quando l'euro m'ha messo KO ho deciso di non acquistare più l'acqua minerale leggermente frizzante. A tavola una bottiglia di acqua minerale fa molto "in". Me ne frego dell' in e bevo l'acqua dell'acquedotto. La bolletta per questo non è aumentata, però risparmio un po' di euro che posso spendere per altre cose, ma quello che più conta non devo più buttare decine e decine di bottiglie di plastica vuote nei contenitori per la raccolta differenziata.
BEVO BENE LO STESSO,
BEVO FORSE MEGLIO,
ANZI BEVO MEGLIO,
L'ACQUA E' PIU' CONTROLLATA,
RISPARMIO
E NON INQUINO.
E prima di andare a letto un buon bicchiere di acqua fresca dell'acquedotto mi fa dormire bene.
Buonanotte a tutti gli amici.
Luciano
Inviato il 15-01-2009 02:10 |
Inviato da: Tello (tello.venezia@libero.it)
Non mi serviva di certo che il sindaco per bere l'acqua del rubinetto. A casa mia, da quando sono nato, abbiamo sempre e solo bevuto l'acqua del rubinetto. Non abbiamo mai acquistato l'acqua del supermercato, anche perchè ci hanno sempre spiegato che acquistandola avremmo favorito i privati che mettono le mani su una delle cose più importanti del quale l'uomo necessita, qual'è l'acqua. Negli ultimi 20 anni, in questo campo, abbiamo avuto invece un'involuzione mostruosa, per quanto riguarda la possibilità di soggetti privati di mettere le mani sull'acqua, e quindi di gestirla e distribuirla. Tutta la colpa non deve ricadere solo sugli speculatori, ma un'esame di coscienza devono farselo anche i cittadini, in quanto continuano a dare soldi ai vari speculatori di turno, comprando l'acqua al supermercato. Se andremo avanti con questo andazzo, dando noi per primi la corda per impiccarci, e non incominceremo a bere l'acqua del rubinetto, nei prossimi decenni avremmo dei grossi problemi sull'acqua che addirittura beviamo. E non sarà una battaglia leggera, ma di sopravvivenza stessa. E se qualcuno volesse avere qualcosa di più pratico di semplici parole, lo invito a vedere cosa succede in una vera e propria battaglia, vicino a Roma ed esattamente ad Anzio e Nettuno, ed anche a Latina, dove oramai l'acqua è"privatizzata".
Ed i veneziani come si comportano su questa situazione? Sono comunque molto sopettoso nel fatto che il nostro Comune voglia veramente che i veneziani continuino a bere solo l'acqua"del sindaco".
Inviato il 16-01-2009 15:52 |
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