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IL RAPPORTO GENITORI E FIGLI -
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di ENZO PEDROCCO - inviato il 07/10/2004 (letto 3394 volte - 0 commenti)
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IL RAPPORTO GENITORI E FIGLIFIGLI SEMPRE PIU’ PRECOCIE GENITORI SEMPRE PIU’ IN AFFANNOEnzo PedroccoE’ un fatto che nella società contemporanea i bambini e i ragazzi sono dotati di una maturità sempre più precoce e capaci,in virtù di essa,di iniziare molto prima che in passato la vita in tutti i suoi aspetti.E non è certamente un caso se in molte famiglie,conseguentemente,esiste di già un rapporto “egualitario” tra genitori e figli,in cui il genitore,pur continuando a vigilare discretamente sul figlio,a spronarlo e a rimuovere gli ostacoli che eventualmente si frapponessero sulla sua strada,lo lascia tuttavia libero di seguire spontaneamente i suoi interessi e le sue particolari inclinazioni,facendo pieno credito alla sua maturità.Ancorché tale tipo di rapporto fra genitori e figli si vada diffondendo ogni giorno di più è ovvio, però,che esso riguardi,almeno per il momento,soltanto talune famiglie privilegiate,in cui le condizioni economiche e le scelte culturali dei genitori lo rendono possibile senza alcun problema o patema d’animo,per quanto onerose e bislacche possano essere le scelte e le inclinazioni degli amati pargoletti..Perchè ciò possa riguardare la stragrande maggioranza delle famiglie italiane,che notoriamente non nuotano nell’oro e il livello culturale di chi vi è a capo non sempre si può dire dei migliori e all’altezza del suo compito,occorrerà invece,a mio modesto modo di vedere, attendere ancora un bel po’. E non tanto a causa delle difficoltà economiche più o meno gravi in cui possano dibattersi oggigiorno,loro malgrado, non poche famiglie italiane,quanto piuttosto per il fatto che nel nostro Paese,più che in altri,la stragrande maggioranza degli adulti,o quantomeno una sua buona parte, è spesso condizionata dall’educazione e dalla cultura ricevute da ragazzi,al di là delle quali non ha saputo andare, fossilizzandosi,in un certo qual modo,in esse.A tal punto,talvolta,che in molte case italiane il bambino o il ragazzo, cioè l’educando,il socializzando,l’acculturando è di fatto invece,senza tema di esagerare,l’educatore,il socializzatore e il portatore di cultura.Si aggiunga a tutto ciò la dura realtà per gli adulti in genere,a prescindere dal grado d’istruzione,dei nuovi analfabetismi – in specie tecnologici e informatici,ma anche socio-culturali - della società del terziario avanzato e della complessità qual è la nostra e ci si renderà conto che il mio scetticismo al riguardo,che a taluni potrà forse apparire esagerato, è invece più che giustificato.
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