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Mare e Laguna ..:Torna indietro:..
Futuristi o Distruttori ? - tutto per la sicurezza in laguna
di Mau San - inviato il 22/02/2004 (letto 3574 volte - 1 commenti)

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Ho letto un bellissimo articolo sul Gazzettino odierno,trattava di una ''ben sana'' idea del cap. Anci Giovanni.Tredici minuti dal Lido al Marco Polo,mezzo di trasporto hovercraft,non voglio nemmeno sapere chi sia questo Anci,di sicuro non è un indigeno come noi,certo,verrebbe a combattere il moto ondoso visto che l'hovercraft scivolerebbe sull'acqua tramite un cuscino d'aria,ma scivolerebbe a ben 35 nodi di velocità mettendo a rischio parecchie imbarcazioni nostrane.Venezia non ha bisogno di trasporti su cuscini d'aria e tantomeno di idea fatte d'aria,ha bisogno di concretezze e certezze,il turista che viene a visitarla deve entrare nel suo contesto, vivere con Lei e muoversi con Lei,su di un ingorgo in qualche calle vige la regola ''cossa ti fa? ti speti'' in laguna è la stessa cosa,questo dobbiamo imporre a chi viene nella nostra città,come noi quando andiamo nella loro siamo soggetti alle loro regole. O così o altrimenti passi lunghi e ben distesi,l'hovercraft si muove tramite un cuscino d'aria ma a me sembra che certe idee siano fatte da cervelli pieni d'aria.Ecco loro scivolerebbero molto bene sull'acqua e non creerebbero neanche inquinamento,salvo e solamente impatto ambientale.Venezia non ha bisogno di questi pensatori,di questi tecnici,che tutto sono tranne che veneziani,ma tanto queste persone oramai vecchie pensano solamente al modo di sfruttare maggiormente la città,come le ultime ''botte'' ad una vecchia carampana, ma almeno lei poi viveva tranquilla e rispettata,ma ai loro figli cosa lasciano? certo soldi,ma sono puliti o sono a spese di quelle ultime persone che si ostinano ad abitare in un luogo a loro non più suo?Già mi immagino,35 nodi di velocità ed una tranquilla e innocua vela al terzo,hanno calcolato lo spostamento d'aria?immaginiamo una barca a remi che debba attraversare un canale,quando riuscirebbe a farlo?E a quale rischio? Già sarebbe naturale modificare tutti i motori delle varie imbarcazioni,come dire tararli ad una velocità non superiore ai 10 nodi,allora sì che ci sarebbe veramente una lotta al moto ondoso e se poi andassero tutti a remi,ci sarebbe anche la lotta all'inquinamento acustico e atmosferico,tanto un due buoni remi, Marco Polo-Venezia sono solamente 25/30 minuti,certo sarebbe solo fatica,sudore,anche divertimento per il turista ed in compenso avremo salvaguardato veramente una città oramai sull'orlo di un abisso.

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Inviato da: Giovanni Anci (giovanni.anci@provincia.venezia.it)

Leggo solo ora sul Vs. sito l’articolo “Futuristi o Distruttori” di Mau San datato 22-02-2004.
Il sig. Mau San inizia col dichiarare che “non vuole nemmeno sapere chi sia questo Anci”, poi parte con una serie di frasi prive di fondatezza, ma cariche di livore e pregiudizi, passando poi alle offese personali nonché ad insinuazioni su soldi non puliti.
A parte la sua dimostrata totale assenza di conoscenza tecnica sugli hovercraft; questo signore che sproloquia, offende e sentenzia non merita nessuna risposta poiché non ha nemmeno il coraggio di firmare con il suo nome.
Ciò detto, non è quanto dichiarato o meglio non dichiarato nell’articolo che mi interessa, ma il mio intento è di far sapere quale fosse la mia proposta.
La proposta a cui credo si riferisse era di istituire un collegamento tra l’aeroporto Marco Polo ed il Lido con degli hovercraft.
La cosa era già stata sperimentata nel 2000, quando Actv assieme al Comune di Verona erano interessate a questa sperimentazione. L’una in laguna l’altro sull’Adige. Per vedere se fossero praticabili alcuni collegamenti con questi mezzi.
Per quanto riguarda l’ambiente, la sperimentazione fu più che positiva, tanto che i rappresentanti di alcune associazioni ambientaliste, invitati, quasi non credevano ai loro occhi quando per dimostrazione si andò con l’hovercraft sopra una secca dove sul fango c’erano le impronte dei gabbiani e dopo ben tre passaggi le impronte erano ancora intatte.
A conferma del buon esito di tali test basta consultare i giornali locali di quel periodo. Ricordo che un giornale riportava l’intervista a dei gondolieri di piazza San Marco in cui i gondolieri dichiaravano “magari questo no fa onde al massimo fa pulviscolo e relative foto del Hovercraft in bacino di San Marco dopo che era ripartito dalla fermata di calle Vallaresso.
Quando parlai di 35 nodi (65 km ora) era la massima velocità esprimibile da quel mezzo.Velocità tra l’altro eguagliata e superata dai taxi in circolazione e con ben altri risultati sul moto ondoso.
Fu anche dimostrato come a parità di velocità l’hovercraft si fermasse in un tratto più breve di qualsiasi alto mezzo nautico e quanto a manovrabilità come potesse ruotare di 360 gradi rimanendo fisso in un punto e che nessun altro mezzo attualmente circolante in laguna avesse un così basso impatto ambientale ed altrettanta manovrabilità, cosa strettamente collegata alla sicurezza.
Nel 2004, durante un incontro televisivo tra i candidati al Consiglio Provinciale di Venezia, mentre si parlava di trasporti, rinnovai la mia proposta e fui lieto che un avversario, esperto su questioni ambientali come Michele Boato, l’abbia definita l’unica proposta intelligente.
Gli esperimenti di linea furono fatti anche tra San Marco-Lido-Tessera, Chioggia-Venezia, Tessera-Fondamenta Nuove (ricordo che il temo di percorrenza dall’allineamento luci di pista e approdo F. Nuove Actv fu di 6,8 minuti e la massima velocità fu di 51 km ora) ed altre mete della Laguna.
In Actv dovrebbero esserci ancora conservati tutti i dati dei percorsi testati e delle varie velocità tenute nei singoli tratti dei percorsi.
La mia presenza in consiglio d’amministrazione di Actv è terminata nel 2000, ma ho visto sui giornali che era intenzione del presidente Vanni di portare avanti il progetto sulla linea Chioggia- Venezia credo inizialmente in via sperimentale per i pendolari, vista la pericolosità della Romea ed i tempi di percorrenza. Infatti da Chioggia al centro di Venezia il tempo di percorrenza doveva essere sui 25 minuti, contro l’ora abbondante che ci vuole con la Romea.
Mi sembra che fosse stato fatto anche il piano industriale per la linea Tessera-San Marco, con partenze ogni 20 minuti e tempo di percorrenza sui 20 minuti. E che il piano industriale prevedesse che mantenendo lo stesso prezzo esercitato da Alilaguna (partecipata di Actv) la linea fosse fattibile senza perdite.
Tutte queste cose non hanno poi preso il via. Peccato perché tra Tessera e Venezia chiunque può vedere come la laguna continui ad essere massacrata dai motoscafi di Alilaguna (anche se la loro velocità massima esprimibile è di 12 nodi e dai taxi. Ma è così che per non portare le innovazioni in laguna, ottusamente si continua nel disfare le sue barene.
Ora si vuole fare la sublagunare che dovrebbe arrivare alle Fondamenta Nuove. Poi c’è chi dice fino al Lido e chi addirittura come una Metropolitana girare attorno a tutta la città.
Ma che bello spero di non dover mai vedere una cosa simile.
Questo si che sarebbe, dopo la ferrovia austriaca ed il ponte di Mussolini il colpo mortale per l’essenza stessa della città nata come isola composta da isole.
Ma senza arrivare alla metropolitana già la sublagunare fino alle Fondamenta Nuove avrebbe un forte impatto ambientale e sarebbe irreversibile. Con un costo di 400 milioni di euro di cui si dice che sia anche grandemente sottostimato.
Dal piano industriale presentato assieme al progetto si deduce che per arrivare al pareggio di gestione servono almeno 25.000 passeggeri paganti al giorno.
Al momento della presentazione del piano Alilaguna (dati della Provincia) era su una media giornaliera tra i 1.500 e 1.600 passeggeri al giorno. Collegando non solo fino alle Fondamenta Nuove, ma fino al Lido e centro città.
Ammettiamo che una volta fatta la stazione dell’alta velocità ed il collegamento con la metropolitana di superficie a Tessera i passeggeri tra Tessera e le Fondamenta Nuove aumentino, ma non credo che potranno mai arrivare a 25.000 al giorno. Poiché non capisco per quale motivo una persona che arriva in treno, con gli autobus o con il costruendo tram da sud o da ovest, quindi Bologna, Milano o semplicemente dalla Riviera, da Mirano, Zelarino ecc. per venire in centro a Venezia dovrebbe prima andare a Tessera per prendere una sublagunare che lo porterebbe alle Fondamenta Nuove anziché arrivare, in minor tempo, a P. Roma o S.ta Lucia posti meglio serviti dai vaporetti.
Ma se non si arriva ai 25.000 passaggi giornalieri come si fa a avere il pareggio di gestione? Come al solito: con i soldi dei cittadini.
Allora, mi sono fatto un’idea mia, ma tutta sbagliata.
Visto che vi è la necessità di un collegamento più veloce con l’aeroporto. Perché non si risolve la questione in pochi mesi con gli hovercraft, spendendo solo 9 o 10 milioni di euro invece di oltre 400 e con un impatto ambientale pressoché nullo e in più la cosa è reversibile.
Cioè, in poche parole, se una volta fatta la linea non ci piace si rivendono gli hovercraft recuperando buona parte della spesa, e tutto è come prima poichè non servono stazioni speciali perché gli hovercraft possono attraccare sugli stessi pontili in usati da Actv.
Mentre i tunnel, le stazioni sublagunari e le uscite una volta fatti non si levano più.
Allora perché no? Semplice perché così facendo si dimostra che non vi è la necessità di una simile opera tanto costosa sia per costruirla che poi per gestirla, quindi è meglio che l’esperimento con gli hovercraft non si faccia.
Sarò malizioso, ma qua si che vi è da guadagnare tanto perché tanta spesa tanto guadagno, poca spesa poco guadagno tanto chi se ne frega di stravolgere Venezia.
Quanto al sig. Mau lo ringrazio per avermi dato modo di tornare sulla mia proposta, e spero che ora abbia capito i motivi della mia proposta.
Non c’è l’ho con Lei, perché nonostante la sua aggressione verbale, capisco che è spinto, come me dall’amore per questa città, solo che abbiamo due modi diversi di difenderla. Mi piacerebbe conoscerla per parlare con Lei dei problemi di Venezia e di come difenderla.
Se è interessato a questa collaborazione in difesa di Venezia mi contatti la mia e-mail è giovanni.anci@provincia.venezia.it l’invito è aperto a tutti.

Inviato il 02-11-2008 12:58
 


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