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Redentore?
di Marion Staudacher - inviato il 23/07/2006 (letto 3574 volte - 4 commenti)

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Redentore?
Sono stata alla Giudecca ad assistere per la prima volta alla Festa del Redentore, e sono rimasta profondamente delusa per quello che appare un’altra prova del generale e continuo degrado della città. Ho trovato il Redentore una festa snaturata e senza atmosfera popolare. Fanno eccezione i bei giuochi d’artificio ed il fatto che il ponte del Redentore impediva almeno per due giorni il passaggio delle navi da crociera – mostri marini che recano enorme danno alla città, offendono l’occhio e sono uno spaventoso e mastodontico simbolo per la megalomania e prepotenza con cui viene fatta violenza alla fragile città di Venezia.

Venezia è una vulnerabile città museo, già troppo calpestata da un turismo di massa sempre crescente. C’era dunque bisogno di far attraccare una marea di barche a vela proprio in riva alla Giudecca, deturpando e levando la vista a chi voleva vedere il bacino di San Marco e soprattutto a chi aveva preparato le numerose tavolate? (Una signora giudecchina esterrefatta e stufa: “Ora ci levano anche la vista!”) Sembrava trovarsi in un porto qualsiasi, e invece di godersi la famosa e bellissima vista si assisteva a manovre dei velisti che erano degne di scene da Fantozzi. Perché si distrugge sempre di più il carattere popolare e genuino della Giudecca? Non è il Redentore soprattutto la festa della Giudecca?

Altra pacchianeria erano le proiezioni di luci sugli edifici più belli della città. Palazzo Ducale, il Campanile, la cupola della Salute e il campanile di San Giorgio sono già di per sé uno splendido e unico scenario – perché, allora, ostentare con sgargianti e volgari illuminazioni che stonano con l’armonia degli edifici? Dove sono andati a finire il buon gusto e il senso estetico italiani, nati in centinaia di anni nelle botteghe di grandi artigiani e artisti, qualità che si possono ancora ammirare in alcune maschere del Carnevale? Qualcuno accanto a me avvertiva queste proiezioni psichedeliche come una “profanazione”. Anch’io avevo la stessa sensazione, e piuttosto che a Venezia pensavo a Hollywood, Disneyland o Las Vegas e addirittura alle grotte del terrore del Prater viennese. Non si potrebbe spostare americanate e robe da lunapark in altri posti? Su quale filosofia si basano sindaco e giunta? Turismo sfrenato? Lucro? O la smania di attaccarsi a tutti i costi al treno distruttivo della globalizzazione? La modernizzazione non esclude la salvaguardia di vecchie tradizioni che fanno parte della memoria collettiva e che non devono essere adattate a puro fine turistico. Il Comune potrebbe prendere esempio dalla città di Siena la quale riesce a conservare la tradizione del Palio senza modernismi sforzati. Nonostante il boom e l’invasione turistici, il Palio è rimasto la festa dei Senesi, autentica e genuina, e proprio per questo il turista avverte il fascino di una lunga tradizione e la particolare magia della storia di una città. Peccato che la Serenissima non sappia prendere allo stesso modo cura di sé.

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Commenti a questo articolo
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Inviato da: Mau San

Già, un vero peccato. Un vero peccato che sempre più veneziani decidano di non partecipare più a simili feste. No, non do la colpa alla giunta comunale, ma solamente a due persone, al sindaco Cacciari perchè da buon filosofo ci insegna la sua inutilità, e all' uomo del decoro, Salvadori, che sé avesse veramente un po' di decoro, sparirebbe dalla vita civile, ha fatto più danni lui a Venezia, che non il doppio della giunta precedente. Speriamo che il veneziano si svegli, il veneziano vero intendo, e sappia una volta tanto a dire NO a questa massa di cialtroni.

Inviato il 23-07-2006 13:21
Inviato da: elbaso

Fino agli anni 60 il Redentore era una festa
completamente diversa , i fuochi venivano fatti
nel canale della Giudecca e venivano fatti alle 19 ,
alle 21 e alle 24 .
Le festività duravano fino al 29 luglio con i
" lumi de S.Marta " una festa oramai dimenticata
anche dai pochi abitanti rimasti , negli anni 80 si cercò
di ricelebrare S.Marta con regate , sarde in saor
( piatto della festa ) e con un palo della cuccagna
al centro di un rio .
Durò tutto pochi anni , anzi pochissimi ,
presto la zona diventò quasi disabitata
la gente andò ad abitare i terraferma ,
i negozi chiusero , quando apri un supermercato
nelle vicinanze e la festa fu di nuovo dimenticata

Inviato il 25-07-2006 19:15
Inviato da: Lino (lunardi@ltrade.it)

Sono assolutamente d'accordo, sia come turista che come "cittadino"rientrato da poco ad abitare nel centro storico.
Trovo assurdo, in modo particolare, l'accesso sempre più invasivo delle navi da crociera che, pur essendo senza dubbio degli interessanti pezzi di ingegneria navale, sono del tutto incompatibili, per dimensioni e tipologia, con Venezia e con il suo particolarissimo spirito (non voglio poi addentrarmi nella problematica ancor più grave ed importante dell'effetto sul moto ondoso e su tutto ciò che ne consegue!!)

Inviato il 08-08-2006 23:12
Inviato da: Riccardo (riccardo_deagostini@hotmail.com)

Sono pienamente d'accordo con tutti! Ma perché ho scoperto questo sito solo ora? E perché non viene pubblicizzato degnamente? Oramai venezia è diventata un circo; non è più la Venezia dei Veneziani! Ora è la Venezia del Turismo, che porta guadagni solo ai Commercianti (sempre più pretenziosi e avidi), ai motoscafisti e ai gondolieri (lasciamo perdere i commenti...). Ho 27 anni, perciò i miei ricordi della MIA CITTA' non vanno molto indietro negli anni, ma ho certamente notato che feste tipo "Il Redentore", "Il Carnevale" e altre ancora hanno perso il loro significato storico; sono ormai diventate (x molti) l'occasione di ubriacarsi e di fare danni, di invadere il bacino con barche che non sono nemmeno in grado di portare (e con cui causano malanni), ecc., però in compenso tutti si sentono Veneziani quando si tratta di mostrare la Carta d'Identità.
"Ohiii! Ara che mi so Venessian!" SBAGLIATO! Sei una nullità! Il Veneziano AMA la propria città (anche con i suoi lati negativi)! Non concorre alla sua distruzione a favore dei privilegiati, già oltremodo sostenuti dallo stesso Comune, covo di fabbricanti di permessi e licenze fini all'arricchimento di individui già ricchi! Venezia ha sempre più bisogno di Veneziani veri, capace di rispettare le Tradizioni secolari o addirittura millenarie della città, di rispettare i propri concittadini!!Non ha bisogno di persone che oltre il muro del guadagno non vedono! Non ha bisogno di Giunte Comunali che intendono le Feste Tradizionali come le Feste per gli ARRICCHITI! Sono gli stessi Veneziani ad aver bisogno di Venezia, comprese le proprie tradizioni!!!
Scusate la foga, ma finalmente ho trovato il sito adatto...

Inviato il 13-09-2006 18:45
 


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