Venice eXplorer.net Venezia ObServer
Visit venice through her best site | conosci venezia col suo sito più completo
Home
alberghi venezia mappa di venezia storia venezia observer
ristoranti strade negozi venezia cultura
bar & locali trasporti wallpapers & photos contatto mail
Venezia ObServer homepage
Aggiornamento
Pietre di Venezia
Cultura e Arte
Vita Civile
Mare e Laguna
Storia e Aneddotica
Varie
Cose e Chiose
Reportage
Forum
Difesa di Venezia
Mappe di Venezia

Archivio&Ricerca
Inserisci nuovo

Ultimi Commenti
Storia di S.Giorgio Maggiore - Ecco spiegato perchè l`Istituto Cini non può andarsene, by Lucio
VANDALISMO, by Curtisdub
San Giorgio in Alega, by jacques TURCHET
San Giorgio in Alega, by jacques TURCHET
San Giorgio in Alega, by jacques TURCHET
L'assessore al decoro con delega al Turismo ed il ponte dell'Accademia., by nane
Venezia Malvagia ? - Wicked Venice, by Umberto Sartori
La Tirata, by MG
La Tirata, by Umberto Sartori
La Tirata, by Marco Girardi

Venezia ObServer Numbers
7 Sezioni
660 Articoli
1392 Commenti
2362318 Letture totali

Cose e Chiose ..:Torna indietro:..
VENEZIA
di ENZO PEDROCCO - inviato il 16/08/2006 (letto 3575 volte - 3 commenti)

Versione stampabile Versione stampabile
 
VENEZIA
BELLA MA SCOMODA
E ASSAI POCO ACCOGLIENTE


Ritengo non vi sia persona che, dopo aver visitato Venezia, esiti a collocarla senz’altro tra le più belle città al mondo ma anche, una volta scemato o messo da parte l’entusiasmo per le bellezze ammirate, tra quelle più scomode e faticose da visitare.

Ciò è dovuto anzitutto al fatto che a Venezia, com’è noto, si è costretti a muoversi per lo più a piedi – contrariamente a quanto avviene in genere nelle altre città. Quando dopo aver camminato a lungo – magari con un caldo torrido – ci si vorrebbe riposare un pochino per riprendere fiato, non si può proprio dire che Venezia offra molta scelta al riguardo: la città è pressochè priva di panchine e di qualsiasi altro comfort urbano pubblico – quantomeno nei luoghi maggiormente frequentati dai turisti. Essa, infatti, offre a quegli ospiti che non siano dell’avviso di farsi salassare da qualche bar – solo gli scomodi gradini dei ponti, delle chiese, dei pozzi, della stazione ferroviaria, del campanile di San Marco etc. In alternativa a questi, gli ancor più scomodi masegni della pavimentazione...

In relazione a questo problema, s’ impone una riflessione che gli amministratori veneziani, a mio modesto modo di vedere, avrebbero già dovuto fare da tempo. Fermo restando il rispetto del suo ambiente monumentale e artistico, non sarebbe forse giunta l’ora, per Venezia, di gettare definitivamente alle ortiche l’idea tradizionale e vetusta di Venezia-città contemplata, per far posto all’idea, meno asfittica e più in sintonia con i tempi in cui viviamo, di Venezia-città vissuta? Luogo cioè, in cui si svolge la vita reale della gente di oggigiorno, turisti compresi?

Versione stampabile Versione stampabile
 
Commenti a questo articolo
Inserire nella casella di testo
i 5 caratteri mostrati nell'immagine
Nome
Email
Sito
Commento
 
Inviato da: Umberto Sartory (venetian@ombra.net)

Caro Lorenzo,
come non vedi che gli "amministratori", e con essi la "cittadinanza" che li sostiene, sono addirittura all'avanguardia dei tempi?
Altro che "città contemplata " o "città vissuta"! Essi hanno inaugurato al mondo il concetto di "città consumata"!
E alle ortiche non buttano concetti e idee vetuste, ma il Patrimonio artistico e di civiltà dei Veneziani.

Inviato il 17-08-2006 14:49
Sito web: http://ourvenice.org
Inviato da: Enzo Pedrocco (e_pedrocco@yahoo.com)

Caro Umberto,

lo vedo - eccome! - ciò che i nostri amministratori vanno stoltamente facendo, da tempo, contro la nostra bella città.

Ma ciò che a me preme in questo momento è che essi, ai danni perpretati, non debbano aggiungere anche la beffa: ritengo infatti una presa in giro bell'e buona quella di sollecitare la gente a visitare Venezia - mentre ragionevolmete, ai fini di un turismo sostenibile, si dovrebbe semmai dissuaderla dal farlo - per poi offrirle una volta qui, per tutta ricompensa, una città affatto inospitale.

E tale convinzione è all'origine sia del mio post che della lettera inviata a Salvadori, che ti allego.

"Caro Salvadori,

ritengo che non vi sia persona la quale, dopo aver visitato Venezia, non la ponga senz’altro tra le più belle città al mondo. Ma ritengo altresì che, una volta scemato o messo da parte l’entusiasmo per le bellezze ammirate, pochi esitino a porla, nel contempo, tra le città più scomode e faticose da visitare.

Ciò a causa anzitutto del fatto che a Venezia, contrariamente a quanto avviene in genere nelle altre città, si è costretti a muoversi per lo più a piedi e allorchè, dopo aver camminato a lungo, si avrebbe magari la necessità di riposarsi e di riprendere fiato, non si può proprio dire che la città offra parecchie alternative al riguardo: pressochè priva di panchine e di qualsivoglia altro comfort urbano – quantomeno nei luoghi cosiddetti topici – Venezia non può offrire ai suoi ospiti, infatti, che gli scomodi gradini dei ponti, delle chiese, dei pozzi, della stazione ferroviaria, del campanile di San Marco…etc. Ovvero, in alternativa a questi, gli ancor più scomodi masegni della pavimentazione cittadina.

In relazione a tutto ciò – fermo restando, beninteso, il rispetto dell’ ambiente monumentale e artistico di Venezia – non trovi che sarebbe ora e tempo di rendere almeno uno zinzino più accogliente e vivibile la nostra città ? Non trovi che s’ imponga assolutamente, a tal fine, di mettere definitivamente da parte l’idea tradizionale e vetusta di Venezia-città contemplata, cara agli esteti e ai sognatori, per far posto all’idea, meno asfittica e maggiormente realistica, di Venezia-città vissuta: luogo, cioè, in cui si svolge la vita reale della gente che vi abita, o che vi si reca in visita, con le sue legittime esigenze ?

Cordialità,

ENZO PEDROCCO"

Inviato il 18-08-2006 04:19
Inviato da: ENZO PEDROCCO (e_pedrocco@yahoo.com)

(REPETITA IUVANT)

BELLA QUANTO SI VUOLE
MA, SENZA TEMA DI ESAGERARE,
AFFATTO INOSPITALE

Vedere gente sbracata ovunque, come accade pressochè quotidianamente a Venezia, non è davvero per nulla piacevole, non solo perché non è assolutamente un bel vedere, ma anche perché, sapendo che è per lo più gente sbracata suo malgrado, che non potrebbe comportarsi, in un certo qual modo, diversamente da come si comporta, non c’è proprio di che essere fieri, in qualità di veneziani, dell’accoglienza che la propria città riserba ai suoi ospiti.

E trovo che sia una presa in giro bell'e buona quella di sollecitare la gente, in un modo o nell’altro, a visitare Venezia per poi offrirle, una volta qui, una città bella quanto si vuole ma, senza tema di esagerare, affatto inospitale: in cui non c’è, si può dire, una panchina su cui la gente possa sedersi per riposarsi e, volente o nolente, deve accontentarsi – nel migliore dei casi - di un pozzo o dei gradini di un ponte.

Non sarebbe ora e tempo, perciò, che chi di competenza prendesse in considerazione – alla stregua di quanto sta già avvenendo da tempo molte città europee – una riprogettazione degli spazi pubblici, in cui tener conto delle nuove esigenze venutesi a creare, conciliandole, ovviamente, con un’ idea coerente e coordinata della città ?

Inviato il 27-08-2006 01:53
 


© veniceXplorer.net, 2001 - 2024