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Chi, e da quanto tempo decide? -  
di Umberto Sartory - inviato il 16/10/2001
''Si purificano lordandosi con altrosangue, come chi per detergere ilfango si cacciasse nel fango, cheogni uomo lo riterrebbe pazzo selo vedesse far questo.E rivolgono preghiere a queste statue,come chi conversasse con i muri,senza sapere chi sono gli dei,né chi sono gli eroi''.Eraclito, DK 5Da migliaia di anni sono gli uomini-bestia,i fautori del comando al più brutale, acolui che più cinicamente incute terroree più efficacemente uccide, a deciderescelte che influenzano il destino collettivo.È dunque ampiamente sperimentato che il loro metodo è incapace di risolvere i problemi cui si applica; che la legge del più brutale è atta solo a riprodurre il ciclo delle proprie cruente crisi di autorità.Come si può dare che gli uomini-bestia risultino vincenti sugli uomini degni invece di tale nome? Può la forza bruta prevalere sull'intelligenza? Se così fosse sarebbero le tigri, o forse gli elefanti o le balene a governare il mondo; eppure tra gli umani questo sembra avvenire sotto i nostri occhi.C'è un inganno? E se sì, dove? Sono forse io che erro, e la voce delle armi sarebbe dunque la vera prerogativa dell'uomo, anziché il gusto, la sensibilità, la fratellanza l'intelligenza?Apparterremmo dunque a una natura maligna, che ci vincola indissolubilmente a una sofferenza generata in gran parte da noi stessi?Per qual ragione allora quella stessa natura avrebbe cosparso la Terra di frutti succosi, di semi nutrienti, di piante saporite e inebrianti? Come essa matrigna ci esalterebbe con la bellezza dei paesaggi, ci disseterebbe con la fresca acqua delle sorgenti, come ci intenerirebbe di affetti, come ci darebbe lo svago della sua fantasmagorica varietà?Ma chi sono infine questi uomini-bestia, che non sanno vedere la propria parte di responsabilità negli eventi, che anziché propagare la ragione continuano ciecamentea sommare torto su torto?Chi sono coloro che fanno buchi alla barca comune e chi quelli che anziché rattoppare le falle cercano di ardere al rogo i delinquenti, senza badare al rischio di abbruciare del tutto la nave?Sono quelli che ''loro sì sanno come va il mondo'' e invece è le miope stupidaggine figlia delle loro paure e ignoranze che fa andare il mondo a passo con loro.Sono quelli che, gonfiando orgoglio e muscoli ancora affermano di ''avere i piedi per terra'' e tanto li hanno da essere impantanati nel fango fino alle ginocchia, almeno. Pazienza, se quel fango non fosse impasto di sofferenza, corruzione e idiozia.E gli altri? Quelli che sanno pensare, sentire e talvolta anche agire?Nella maggior parte anch’essi soccombono, per viltà morale e più spesso forse per quell’impossibilità di affermare certezze assolute ben nota a chi anche solo apprenda il cammino dell’intelligenza; per l’impossibilità di esprimersi impositivamente sugli altri che troppo spesso si traduce in disposizione supina ad accettare l’idiota certezza altrui.Signore, Allah, Grande Architetto, Brahma, Inconoscibile Volontà del Tutto,come, cosa possiamo fare perché per una volta almeno sia offerta agli uomini di pace,ai miti di buona volontà, l’occasione di sperimentare la propria via nella soluzione dei problemi dell’esistenza umana sulla Terra?Se solo essi trovassero la forza almeno di negare la propria acquiescenza a coloro che in migliaia di anni non hanno saputo imparare dai propri errori...

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