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LETTERA APERTA AL SIGNOR SINDACO
di Luciano Callegaro - inviato il 18/04/2007
COMITATO ALLAGATI TERRAFERMA VENEZIANA

Ill.mo Signor Sindaco,

siamo i rappresentanti-portavoce dei comitati sorti spontaneamente in seguito al ripetersi degli allagamenti e delle tracimazioni delle fognature, le ultime conseguenti alle condizioni climatiche del 24 maggio e 15-17 settembre 2006, a nostro modesto avviso, non particolarmente intense e/o eccezionali rispetto ad analoghe situazioni del passato.
Tali allagamenti, peraltro ultimi di una serie sempre più frequente, e soprattutto le informazioni che abbiamo avuto da fonti ufficiali (Consorzi, Assessore e Vesta) sul fatto che la situazione sarà destinata a ripetersi ci hanno indotto a chiedere di incontrarLa.
Inoltre riscontrare che nel 2007 viene presentato un piano delle acque stilato nel 2005 che mette in evidenza come lavori preventivati nel ben lontano 1994, data di aggiornamento del Progetto Generale per le fognature di Venezia del 1991, non sono stati ancora completati; che vi sono lavori che devono ancora essere progettati; che solo nel 2004 Vesta ha iniziato a rilevare le immissioni estranee e gli abusi e malfunzionamenti della rete fognaria e prossimamente avvierà un modello matematico per studiare le soluzioni….(possibile che durante anni di continui allagamenti non si sia provveduto per tempo a prendere decisioni così ovvie come quella di conoscere la rete fognaria o come quella di aggiornarla man mano che Mestre cresceva). Ebbene ciò ci lascia decisamente perplessi e sgomenti. Perplessità che diventa rabbia perché, forse, se tali lavori fossero stati completati, probabilmente non avremmo avuto gli allagamenti ed i conseguenti danni.
Quindi, Signor Sindaco, non deve stupirsi di alcuna esternazione e non può sottovalutare il disappunto dei cittadini. Noi, infatti, vorremmo sperare nella sicurezza dei nostri beni e nella serenità dei nostri affetti perché chi abbiamo eletto a governare sta cercando di risolvere il problema, provvedendo e controllando nei giusti modi.
Ad ogni buon conto non spetta a noi giudicare il passato, a cui tutti vogliono attribuire le colpe, ne stabilire se ci sono responsabili incapaci. Per questo ci siamo rivolti alla magistratura perché svolga il suo compito e verifichi eventuali inadempienze e colpe sia di chi doveva eseguire sia di chi avrebbe dovuto verificare.
A noi però non può essere tolto il giudizio su chi, a nostro avviso, non ha preso in debito conto le misure necessarie e sottovalutato e trascurato le lamentele dei cittadini e in particolare ci corre l’obbligo e vogliamo sapere: come intende Lei tranquillizzarci per il futuro?
Vorremmo che i lavori necessari venissero avviati velocemente superando le procedure bibliche della burocrazia. La situazione è evidentemente drammatica e necessita dell’attivazione di tutte le opportunità e benefici dei casi eccezionali che rivestono il massimo grado di criticità; e la situazione fognaria e delle acque della terraferma è in queste condizioni.
Vorremmo Sue assicurazioni, signor Sindaco, sull’avvio tempestivo dei cantieri e sulla certezza del completamento dei lavori, ponendo fine allo stato di impasse che sembra aver caratterizzato finora la soluzione del problema delle acque.
Vorremmo quindi risposte chiare e che non si perda ancora tempo in discussioni e rinvii per l’individuazione di competenze e responsabilità.
Saremo molto vigili e presenti su tutti gli sviluppi che le questioni avranno d’ora in avanti.
La situazione è grave, o per usare una frase efficace detta dal Direttore del Consorzio Dese Sile, è drammatica. Da parte nostra Le assicuriamo la nostra puntuale presenza per la verifica di tempi e modalità.
Per questo ci permettiamo di far presente che alla questione delle acque e fognature deve affiancarsi anche una valutazione di tutti i nuovi insediamenti in corso di avvio e di progettazione. Si continua a progettare nelle zone più a rischio di Mestre, si continua a lastricare, si continua ad aumentare l’urbanizzazione in un contesto che non sempre può sopportare tale incremento.

Nello specifico, Le chiediamo se al momento dell’approvazione del PRG per la terraferma e delle successive varianti siano stati tenuti in debita considerazione gli effetti che tali strumenti urbanistici avranno su una rete idrico-fognaria già insufficiente, male o per nulla soggetta a manutenzione e se siano stati valutati gli effetti derivanti dalla diminuzione del corrispondente terreno drenante.
Sarebbe inoltre interessante sapere come e se è stato aggiornato il Progetto delle fognature del 1994 tenuto conto di tutte le varianti del PRG.
A tale proposito Le chiediamo il perché non sono resi pubblici i piani di acque e fognature come fatto per altri progetti. Non pensiamo ci siano cose da nascondere. Le chiediamo pertanto di avere la più ampia attenzione e di vigilare su questo problema.
Per avvalorare le nostre affermazioni Le uniamo per completezza i punti del “Piano delle acque” che danno origine alle nostre perplessità, ma soprattutto timore e preoccupazione, che ad ogni acquazzone le nostre case possano essere invase da acqua e fogna: magari mentre non siamo presenti.
Per ultimo non possiamo non farLe presente la questione igenico-sanitaria direttamente conseguente agli allagamenti recenti. Mestre, infatti, è stata invasa per la maggior parte da acque miste a fognatura che ritirandosi hanno lasciato sul terreno e nelle abitazioni uno strato di liquami.
Nessuno si è preoccupato di lavare e disinfettare le strade e bonificare i parchi dove vanno a giocare i nostri bambini.
Lasciamo alla Sua riflessione un pensiero che dovrebbe sempre, a nostro avviso, essere tra quelli meno all’ordine del giorno di chi è eletto a governare: il cittadino stanco ed esasperato non si sa mai cosa potrà fare o pensare. A nostro avviso i cittadini sono già molto stanchi…..
In particolare speriamo di non sentire più dai responsabili di turno espressioni infelici del tipo “ speriamo che non piova ”.
In conclusione vorremmo sapere da Lei se è sicuro, e se può rassicuri anche noi, magari, se lo ritiene anche ricorrendo a tecnici esterni super partes, che tutto sia stato fatto e continuerà ad essere fatto a regola d’arte e nell’interesse dei cittadini senza peraltro che questa eventuale verifica condizioni o blocchi i lavori che sono necessari per evitare quanto accaduto il 24 maggio e 15-17 settembre.
Per ultimo, relativamente alla questione della erogazione degli indennizzi ai cittadini colpiti dagli allagamenti dello scorso settembre, Le segnaliamo che ci sono pervenute dai nostri iscritti segnalazioni di disparità di trattamento.
Gradiremmo che venissero quindi chiariti i criteri che sono stati seguiti per la definizione delle quote erogate al fine di garantire la massima trasparenza ed il principio di uguaglianza.
Le chiediamo che ai cittadini che hanno presentato domanda di indennizzo, con le modalità stabilite dall’amministrazione comunale, sia dato formale riscontro da parte del settore competente ai sensi della L. 241/90.
Per correttezza La informiamo che copia della presente verrà consegnata agli organi di stampa perché riteniamo doveroso informare coloro di cui siamo portavoce.
RingraziandoLa per la disponibilità accordataci, nell’attesa di una Sua concreta risposta nel più breve tempo possibile, cogliamo l’occasione per porgerLe rispettosi saluti.
Mestre, 17 aprile 2007
COMITATO ALLAGATI TERRAFERMA VENEZIANA


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