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OMBRE A VENEZIA
di raffaele olivieri - inviato il 15/05/2008
OMBRE A VENEZIA di RAFFAELE OLIVIERI, EDIZIONI DELLA VIGNA
Prezzo 16 euro + spese di spedizione
Disponibile anche come eBook in formato PDF al costo di 4,80 euro e stampato nella versione per collezionisti (tiratura limitata, copie numerate, carta Splendorgel avorio) al costo di 21 euro + spese di spedizione
248 pagine, 1 illustrazione a colori e 8 in B/N
Allegata riproduzione di una cartina di Venezia del 1870
Brossurato, formato 15x21
Pubblico consigliato: maggiori di 14 anni
300 copie numerate disponibili al pubblico
www.edizionidellavigna.it
Venezia, 1894. Marcello, studente perdigiorno, poeta e un po’ svagato, dopo aver partecipato per caso a un carnevale libertino, incontra, tramite un sarto, una nobildonna decaduta, Sveva Contarini, di cui si innamora. Pochi giorni dopo una misteriosa signora, Fosca, lo invita a seguirla senza dargli spiegazioni. Marcello dapprima è diffidente, ma poi accetta. Viene così condotto in una scuola d’arte dove per esercizio il maestro gli fa copiare una fotografia: è un bellissimo dipinto incompiuto misteriosamente scomparso dopo la morte del pittore. Marcello subito avverte qualcosa di strano, un irrefrenabile impulso a completarlo. Prima, però, lo deve trovare. Inizia così, al fianco di Sveva, tra enigmi, ricerche, inseguimenti, rapimenti, un complicato intreccio in cui anche il soprannaturale ha la sua parte: compare Olga, una medium amica di Sveva. Durante una seduta spiritica mette Marcello in contatto con uno spirito che gli fornisce indicazioni per ritrovare il misterioso dipinto.
Amore e morte sono l’asse principale intorno a cui ruota il romanzo, tema tipico appunto del Decadentismo. La narrazione, tra raffinatezze dannunziane, languori amorosi e concitata azione, attraversa vicende dietro le quali traspare un grande senso di struggimento, di consunzione, di grande fascino accordato a ciò nella Belle Epoque veniva considerato quasi un valore etico: la bellezza. Il personaggio di Sveva è centrale: anarchica e ribelle, è al tempo stesso incorruttibile, piena di dignità. Così come Venezia sprofonda senza deturparsi, così Sveva si inabissa rimanendo sempre se stessa fino all’ultimo, fedele alla città e al suo amore per Marcello. Affascinata dalla morte, ne è quasi un’appassionata, una devota. E’ una morte come cessazione del dolore ma, soprattutto, come aspirazione metafisica, ricongiungimento col tutto.
E’ un romanzo di fantasmi in cui tuttavia non mancano descrizioni realistiche, ricchezza di documentazione e particolari storici.
La forte connotazione estetica del libro è stata colta alla perfezione da Luigi Petruzzelli, fondatore delle Edizioni della Vigna, che ha scelto una veste grafica improntata agli stilemi del romanzo ottocentesco: illustrazioni con stampe di fine secolo, copertina ispirata a due dipinti di fine Ottocento. Allegata una mappa di Venezia del 1870 completa di tutti i luoghi, anche insoliti, di quella Venezia minore in cui il romanzo è ambientato.

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