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GLI ITALIANI E LA LETTURA DEI QUOTIDIANI
di ENZO PEDROCCO - inviato il 28/02/2009
NONOSTANTE LA DIFFUSIONE DELLE TESTATE GRATUITE

IMMUTATA LA SCARSA PROPENSIONE ALLA LETTURA DELLA STAMPA QUOTIDIANA DEGLI ITALIANI

A tutta prima, di fronte a scene come questa – a cui, al mattino, è possibile assistere un po’ in tutti gli imbarcaderi – verrebbe fatto di pensare che l’Italia non sia più fra i paesi più arretrati in Europa per diffusione e lettura della stampa quotidiana. Ma, ahinoi, non è affatto così. La scarsa propensione alla lettura degli italiani, secondo dati del Censis, è rimasta infatti pressoché immutata a dispetto del rilevante numero di copie stampate e diffuse dalle testate gratuite. Le quali, lungi dal sostituire gli altri quotidiani, hanno tutt’al più determinato un incremento della lettura prevalentemente occasionale e fortuita. Originata spesso per di più – e questo lo aggiungo io - anzichè dal sano desiderio di leggere e informarsi, dalla prospettiva del tutto “utilitaristica” di poter disporre gratuitamente, in un secondo tempo, di un bel po’ di fogli di giornale assai utili, fra l’altro, per pulire i vetri delle finestre di casa o per raccogliere agevolmente la pupù del proprio fido.

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