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Ritorno a Venezia - tristezza
di Mau San - inviato il 06/06/2004
Dopo un lungo periodo di assenza forzata,sono riuscito a ritornare nella mia città.Dire mia è una cosa troppo grande,non la ricordavo così.Mi sono fatto ingannare visivamente percorrendo il ponte translagunare,non posso più chiamarlo ponte della libertà,forse il nome più idoneo sarebbe ponte dell'illusione.Sceso a Piazzale Roma,percepivo già un qualcosa di insolito,un qualcosa che non avevo mai percepito a Venezia,cos'era? malinconia,tristezza,questo percepivo nella mia città.Non era una cosa voluta da me,erano sensazioni che la città stessa emanava,le faceva scorrere nel sangue,le faceva entrare nella mente e nel cuore.Venezia stà per esalare gli ultimi respiri.Perchè?Venezia non è una città,Venezia è un'entità che respira come noi,vive come noi e purtroppo stà morendo come noi.Possibile non ci sia qualcuno a livello amministrativo che riesca a percepire tutte queste sensazioni?Ma purtroppo non è solo colpa loro,la colpa da quanto visto risiede anche a livello religioso.Mai visto la chiesa di S.Simeon ridotta in quelle condizioni,persino Napoleone la risparmiò,dicendo:''Ho visto campanili senza chiesa,ma non ho mai visto chiesa senza campanile''.Trincerata da reti metalliche e il sagrato sembrava più un giardino da quanto alta era l'erba,mancavano solamente le bestie al pascolo.Il Canalasso,l'ho percorso per un tratto,mi stava infastidendo,non era più quella via d'acqua che ricordavo,è diventato una tangenziale,perfino la municipalizzata Vesta ha voluto colpire la città con una imbarcazione che occupava da sola un buon 35% dell'ampiezza del canale,mettere il limite di velocità in Canalasso,solo una persona ignorante in materia acquea può averlo pensato,non è possibile navigare oltre i limiti imposti con tutte quelle imbarcazioni,ma si sà,gli amministratori vengono eletti per la loro incapacità.E' più facile distruggere una civiltà come Venezia che preservarla e questo,loro lo hanno capito molto bene e lo stanno dimostrando,mi chiedo a volte con che coraggio un turista,italiano o straniero venga a visitarla o anche a viverci,ci vuole del fegato per farlo da come è conservata e tutelata Venezia.Quando è che il Veneziano si sveglierà dal torpore mentale e dirà BASTA A TUTTO QUESTO|Ma in nome di Dio o di quello che volete voi,fate qualcosa,lasciate non hai posteri,ma ai vostri figli una città degna di tale nome.S.Marco ve ne sarà grato.

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