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I nichilisti all`assalto dei Mori - Dopo il meccanismo, adesso tocca al quadrante
di Umberto Sartori - inviato il 11/03/2004
Mi vien da dire che c'era da aspettarselo. La nostra Torre dei Mori viene da anni tenuta nascosta agli occhi dei cittadini con impalcature e teloni. Ci si č oramai abituati a vedere al suo posto una sbiadita riproduzione. Per completare il disorientamento della memoria viene adesso la sostituzione con una gigantografia della torre di Pisa.Dopo questa operazione di psicologia della forma, ben pochi fra i cittadini saranno in grado di notare, quando finalmente i teloni saranno tolti, se ai preziosi quadranti antichi e alle statue verranno sostituite copie, come č uso corrente in questa cittą da alcuni anni.I balordi che si sono impadroniti del Bene Comune di Venezia stanno a mio modo di vedere alzando il tiro. Passati impuniti i furti di masegni, fontane e ponti (come ampiamente documentato su ourvenice.org) e impunita la devastazione dell'orologio antico con l'asportazione di pregiate parti del meccanismo, si sarebbero messi all'assedio dei Mori, e proprio in questi giorni li espugnano.Giį quando seppi della razzia sul meccanismo dell'orologio dalla voce e dai documenti del curatore Peratoner, tra me e me dedussi che a breve termine avremo visto i topi di fogna affaccendarsi anche attorno ai quadranti.Sono passati forse 4 anni ed ecco, il quadrante sulla Piazza č stato rimosso ed asportato, presumibilmente per una delle ormai solite operazioni di ''restauro'' che restituiscono in realtį a Venezia pessime copie degli originali asportati, sulla sorte dei quali sarebbe tempo e ora che le autoritį giudiziarie svolgessero approfondita inchiesta.Non si faccia il lettore l'idea che chi scrive sia persona incline alla malfidenza: sarebbe in errore. Veda le osservazioni e i documenti pubblicati su ourvenice.org, se da essi si possa ricavare miglior speranza riguardo ai ''restauri'' operati dall'''amministrazione'' di Venezia negli ultimi anni.Veda in particolare i documenti relativi all'orologio pubblicati da Peratoner e dal Comitato di Salute Pubblica.Il cittadino che avrą la pazienza di esaminare i fatti, rileverį come evidente o almeno altamente probabile l'esistenza di un piano criminoso atto a sottrarre le parti significative dell'antico orologio all'occhio del pubblico, per rinserrarle, in attesa d'oblio, nelle segrete di Palazzo Ducale, in completa balķa dell'indegno direttore e dei sui accoliti insediati nei vari organismi di tutela veneziana, da tempo usurpati da una frangia della compagine nichilista che stą infettando e derubando l'Italia a man salva.

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