Mi domando che cosa spinga certuni a portarsi appresso la bicicletta per calli,campi e campielli se,come sanno fin’anche i ragazzini,a Venezia,oltre a non esservi automobili,non vi sono neanche biciclette e,in ogni caso,è assolutamente vietato servirsi di esse?A meno che coloro che lo fanno,pur essendo a conoscenza di tutto ciò,non preferiscano ignorarlo per fare i furbi,come usa dire, al fine di muoversi più speditamente per Venezia.Ma,se così fosse,ha senso fare ciò in una città che ,a piedi o in vaporetto, può essere girata interamente senza difficoltà alcuna,grazie alle sue dimensioni non certo da megalopoli?enzopedrocco@tin.it
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