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Esposto – denuncia per presunte intimidazioni a Funzionario dello Stato - Sulla denuncia del sen. Bergamo al sovr. Rossini
di Luigi - Gigio - Zanon - inviato il 16/05/2004
Apprendo dalla Stampa che il Senatore sig. Ugo Bergamo ha inviato esposto alla Procura avverso il Sovrintendente per i beni Ambientali di Venezia, sig. Rossini, per presunto “procurato allarme” ed altre eventuali imputazioni, poiché lo stesso ha espresso l’intenzione di avvalersi delle sue prerogative istituzionali nell’impedire il transito delle grosse navi dal Canale di S.Marco, nonché di aver chiesto al Ministro competente il suo allontanamento. Questa io la ritengo una arrogante iniziativa, atta a favorire unicamente gli interessi di alcuni operatori economici e a tutto discapito della stessa Città di Venezia!Pertanto io chiedo al Signor Procuratore della repubblica di Venezia di far verificare se nell’atto del senatore sig. Ugo Bergamo vi sia un comportamento prevaricatorio nei confronti del sig. Rossini atto ad influenzare le sue sacrosante scelte e, nel contempo, una probabile intimidazione – sempre nei suoi confronti – con la richiesta al Ministro del suo allontanamento. In caso affermativo, che proceda d’Ufficio per quanto potrà riscontrare.A conforto di tale mia azione, desidero solo far presente quanto lasciatoci in eredità dai Nostri Antichi Padri e le loro azioni per mantenere integra e vivibile la Nostra Città e la Nostra Laguna.Quando i grandi vascelli da guerra dovevano entrare in Laguna per “far carena”: prima di tutto sbarcavano i cannoni a Zara con tutto il munizionamento ed il carico pesante, quindi, una volta raggiunta la bocca di porto di S.Nicolò, sotto la nave ponevano dei “cammelli” galleggianti – che ancor oggi si possono vedere in scala nel Museo Storico Navale – e per mezzo di pompe a mano li svuotavano e sollevavano la nave affinché non “arasse” il fondo e il suo volume non nuocesse alla Laguna, quindi la trainavano fin dentro all’Arsenale per fare “la conçia”, ossia per “far carena”.Inoltre il massimo del tonnellaggio, anche per le navi da carico (le famose “taride”, oppure i colossali “marani” atti al trasporto dei grossi massi di pietra d’Istria), consentito per l’ingresso in Laguna era di 500 tonnellate. Solo in questo modo Essi seppero mantenere il delicatissimo equilibrio nel suo interno per tutti gli oltre millequattrocento anni della sua Storia.Lo scempio che ne hanno fatto gli amministratori – politici in questi ultimi anni è sotto gli occhi del mondo civile intero!Una Città che tutto il mondo ci invidia è sull’orlo della catastrofe: e proprio grazie a questi politici che dicono di rappresentare i Cittadini: dimenticando però che in questo modo essi non difendono la nostra Città, bensì difendono esclusivamente gli interessi e le speculazioni di pochi. Infatti quello che vogliono fare è “sparar” dentro quei po’ po’ di mostri galleggianti e, sempre per mero interesse, distruggere quel poco che rimane di Venezia!E per un volta tanto che un fedele Funzionario e servitore dello Stato attua un parvenza di difesa di questa povera nostra Città, vi è subito chi cerca di intralciare il suo giusto operato. Ed è perciò che, analogamente a quanto ha fatto il sig. Bergamo, io mi rivolgo al sig. Procuratore della Repubblica ed al sig. Ministro: per impedire che le minacce del detto signore senatore seguano il loro corso e che lasci libertà d’azione a chi ci vuole difendere.

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