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Chi sono i veri martellatori? - Guardare in faccia la realtà
di Umberto Sartori - inviato il 30/06/2004
Grande agitazione nel pollaio della stampa! C'è la notizia! Non si rischia niente a diffonderla, anzi, magari fa comodo ai ''padroni del vapore'' e ci si può sentire indignati difensori della meravigliosa Venezia.Venezia non è in pericolo, vi è chi vigila sugli atti inconsulti, il vandalo sarà certo presto catturato, pover'uomo colto da insolazione, o artista deviato, abbagliato dal sole interiore, o alla disperata ricerca di qualcosa che solo lui sà.Ha fatto un danno, qualche martellata, certo, è un iconoclasta, niente da dire.Ma che dire allora di una cittadinanza che ha eletto a sindaco della città santa il noto esponente del filosofare nichilista?Che dire del Sovrintendente che tace di fronte alle scariche di pallettoni che il traffico demente di questa città quotidianamente spara con alzo zero su tutti i suoi edifici?Che dire di voi cittadini che ogni giorno distogliete gli occhi dalle piaghe aperte di Venezia e date a me del pazzo sognatore?Che dire all'avvocato che blatera e s'imponga sul decoro dell'appestata?Voi siete i veri iconoclasti, i demoni d'ignavia e avidità che suggono le midolla all'onore dei nostri padri.Non fanno notizia questi signori, non fa notizia lo stato generale in cui versa Venezia e che ha già distrutto gran parte della sua bellezza. Parlare di questo ''non fa''! Non è fine, in società. Si metta del belletto sulle piaghe, si spargano aromi sulla tanfa.I signori giornalisti, i signori amministratori, i signori tutori, i Catilina d'accatto vogliono ben stare nel loro ritiro, pensano di aver chiuso la morte nera nel ghetto di ourvenice.org, e improvvisano i loro Decameroni, per ingannare il tempo e la coscienza, sulla pelle del povero spostato di turno. Non vivono a Firenze dove il morbo imperversa, loro, si pensano al sicuro nel contado in quel:''palagio con bello e gran cortile nel mezzo, e con logge e con sale e con camere, tutte ciascuna verso di sé bellissima e di liete dipinture raguardevole e ornata, con pratelli da torno e con giardini maravigliosi e con pozzi d'acque freschissime e con volte piene di preziosi vini: cose più atte a curiosi bevitori che a sobrie e oneste donne''.Bevitori del sangue della mia città, io vi maledico di fronte agli uomini di buona volontà, alla Storia e di fronte a Dio. Indegni di essere chiamati uomini prima ancora che cittadini, pavide ombre di un popolo immortale, lemuri, lamie, aborti dello spirito dormiente!Quanti pazzi martellatori ci vorrebbero, per produrre effetti come quello che vedete nella foto e nell'altra documentazione pubblicata suourvenice ?Quanti, e quanto accaniti?

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