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Ecco la Devastazione Causata dal Canale dei Petroli
di Umberto Sartory - inviato il 29/06/2006
Grazie all’Osservatorio NASA, disponiamo finalmente di una immagine satellitare recente (2002) che mostra la nostra Laguna assai diversamente da come la descrivono le carte come il MILVA (a sinistra nell’immagine, Copyright © 2003 - Diego Tiozzo Netti) o la Carta Tecnica Regionale, desunte da osservazioni effettuate negli anni ’80 / ‘90 del secolo ormai scorso.

A quei tempi erano ancora rilevabili, nella Laguna Centrale, i canali, i chiari e i ghebi che costituivano il sistema di espansione e deflusso della marea in quell’area.
Quelle vene d’acqua, così simili a un sistema di irrorazione sanguigna nei tessuti organici, oggi non esistono più.

In meno di quarant’anni, il dissennato scavo del Canale dei Petroli ha trasformato quella rete naturale e organica in una piatta tavola di scivolamento, spostando lo spartiacque così chiaramente individuabile nella mappa di sinistra, in quella mostruosità che possiamo rilevare indicata nella linea rossa della foto satellitare di destra.
Canali e ghebi sono stati spianati dal tremendo risucchio creato dal canale artificiale, e l’innaturale scorrimento dell’acqua ha provocato l’innalzamento del livello d’acqua nei palughi della Laguna Centrale di molte decine di centimetri.
Ho avuto modo di verificare questa mia ipotesi desunta dall’immagine satellitare proprio pochi giorni or sono, in un colloquio con l’ultimo pescatore professionista rimasto a riparare le reti in Sacca Fisola. L’uomo mi ha confermato che in tutta la Laguna Centrale non esistono più le morfologie naturali, e che quindi non vi si pesca più poiché il pesce non trova l’habitat che gli è necessario.
Corroso già nei primi anni dal suo scavo il Torson di Sotto, il Canale dei Petroli adesso minaccia seriamente l’erosione di tutta la Laguna Centrale, nella quale si adagia il nostro Centro Storico.

Oggi le stesse forze partiticamente corrotte che hanno demenzialmente aperto la gola alla Laguna, CNR e consorzi vari in testa, reclamano di esser all’opera per correre ai ripari, con interventi fumosi di ricostruzione di barene e pseudo arginature.

Ai Veneziani sia chiaro che non vi è speranza possibile da questa gentaglia. I loro progetti sono sempre inficiati alla base da rivalità di parte e di clientele. Non già che i nostri ingegneri e tecnici non siano di valore, anzi l’Italia ha dato al mondo fra i più valenti ingegneri, soprattutto idraulici, ma essi sono sottoposti a ricatto dal sistema partitico, che ingoia la maggior parte dei fondi destinati dal mondo intero alla salvezza di Venezia e della sua Laguna.

Veneziani, per l’amor di Dio e per Carità verso le nostre pietre Sante, togliete di mano la città ai delinquenti di partito e consegnatela al Comitato di Salute Pubblica. Firmate la Petizione, fatelo per i Padri e per i figli, per la vostra stessa dignità e salute di Cittadini.

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