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I Fanti da Mar di Venezia"   English text

Fanti da Mar di Venezia

Un bozzetto che riporta le divise dell'esercito veneziano dei soldati oltremarina.

Rivivono le divise veneziane dei "fanti da mar"

Velada rossa, camisiola e braghesse blu completati, alla moda "ungara", da un berrettone nero tondo con fiocco e stivaletti corti.
Così nel 1700 la Serenissima Repubblica vestiva la sua fanteria da mar.
Un'elite oltremarina distintasi per secoli nei possedimenti veneziani adriatici e mediterranei da cui, dopo la caduta della Repubblica, discesero il Reggimento Lagunari della Serenissima e i marines italiani del Battaglione S. Marco.

Una fanteria da mar, tanto eroica quanto elegante, di cui oggi per una rievocazione storica ideata dal comune di Este, in programma il 27 aprile, sono state rifatte le divise con grande attenzione filologica.
Dopo lo studio di alcuni testi sulle divise veneziane ho deciso - spiega Francesco Briggi, l'esperto di costumi militari che nel suo Atelier Longhi nel sestiere di S. Polo ha realizzato gli abiti - di rifare quelle dei soldati e degli ufficiali della fanteria da mar di fine '700. Completi molto eleganti che si differenziavano sia per la tonalità di rosso, il più costoso cremisi era infatti usato solo dagli ufficiali che di quel colore avevano anche le braghesse, sia per il cappello la cui foggia era chiamata all'ungara come gli stivaletti corti copiati dalla fanteria magiara.

E così a studiar le divise tornano fuori i legami politici, culturali e religiosi intercorsi per secoli tra Venezia e Buda.
A iniziare da quel Gerardo dell'Ungheria prima d'essere ucciso dai pagani con un sacrificio che lo fece diventare Patrono di Ungheria, passando per Pietro Orseolo per poco tempo re magiaro, per Lodovico Gritti, il figlio illegittimo del doge Andrea Gritti, che ebbe la carica di questore nel Paese magiaro, fino alla collaborazione degli ungheresi durante i moti veneziani del 1848, un fatto ricordato da una targa alle Poste di S. Marco.

L'evento storico che ha stimolato la ricerca e soprattutto la realizzazione delle divise dei fanti da mar - capi che vanno a colmare un'incredibile lacuna sia nel mondo delle rievocazioni storiche, sia nell'iconografia veneziana troppo spesso schiacciata sui decadenti usi e costumi del patriziato di fine '700 - è la comunicazione ad Alvise Contarini dell'elezione a Doge.
Era l'anno 1676 quando un drappello formato da diplomatici e militari partì alla volta di Este per notificare ad Alvise Contarini - raggiunto durante la villeggiatura nella casa che da quel giorno a Este si chiama del Principe - la nomina a Doge della Serenissima.
Un evento storico che Este rievocherà con un corteo in costume d'epoca, cui parteciperanno sei fanti da mar al comando di un ufficiale, e che sarà affiancato anche da una sfilata da Monselice a Este, lungo il canale Bisatto, delle gondole colorate della Regata Storica di Venezia.

Sebastiano Giorgi (per gentile concessione da "La Nuova Venezia")

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The History of the Fanti da Mar, Venetian Marines   Testo italiano

Fanti da Mar di Venezia

Sebastiano Giorgi