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Vita Civile ..:Torna indietro:..
di Marco Girardi - inviato il 26/01/2007 (letto 3558 volte - 3 commenti)

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Un tempo Venezia veniva ammirata da tutto il mondo perché essa riusciva a ospitare intelletti in grado di produrre opere che per lo più erano il "non plus ultra" dell’intelligenza e della creatività umana.

Venezia era una Città improntata, oltre che nell’attività mercantile, anche all’attività lavorativa creativa, esercitandosi sia nell’artigianato e sia nell’Arte.

Purtroppo, la Venezia che ha solcato grevemente le porte del Terzo Millennio è oggi povera proprio di questo tipo di forza. La differenza sostanziale con il passato sta nel fatto che le Opere, sia quelle d'Arte che quelle d'Artigianato non sono più prodotte qui. O, se lo sono, lo sono in misura insufficiente alla fisiologia della città. A ciò che la città cioé richiede per essere tenuta in corretta manutenzione, sia dal punto di vista degli edifici che da quello della vita civile.

Per comprendere meglio la forza che l’Arte e l’Artigianato potrebbero donare alla comunità, se riconosciute e non osteggiate, anzi promosse e incoraggiate da chi amministra la città, mi appoggio a un brano del saggio scritto da De Chirico sull’Arte Sacra:

La mano per via della sua agilità, ed in seguito abilità, ha sempre più costretto il cervello dell’uomo allo sforzo, sviluppando e stimolando in tal modo le sue capacità intellettuali.
...
Con la perdita progressiva dell’abilità manuale, provocata dal sempre maggior impiego della macchina, anche il cervello, non più necessario per guidare la mano, perderà sempre più le sue capacità.
[*1]

De Chirico spiega in modo sintetico quale ricchezza dona nell’uomo l’uso sapiente della mano. Farà sorridere chi protervamente considera gli artigiani come esclusi dalla categoria dell'intelligenza, riconoscendola magari invece ai più conclamati pennivendoli e friggitori d'aria ma, l’intelligenza essendo la capacità potenziale dell’uomo di saper discernere e valutare, essa viene messa alla prova giorno per giorno proprio dagli artigiani. A supporto di quanto affermo si possono portare anche le moderne teorie sull’utilizzo del cervello espresse da Gardner [*2]

Se si scorre la lista dei sette macro-gruppi intellettivi da lui indentificati (vedi in calce), si riconosce facilmente che in un'Opera d’Arte, e nella maggior parte dei casi anche in un Lavoro d'Artigianato, queste attività del sistema nervoso superiore dell'uomo sono ampiamente coinvolte.

Politiche sbagliate e contrarie a ogni buon senso fanno languire questi frutti utili e ingegnosi dell’uomo, abbassando il livello dell’offerta artistica della Città. Si veda a proposito la becera indifferenza delle amministrazioni che si sono succedute, verso l’ aumento dei prezzi delle case e degli affitti, che ha reso estremamente problematico l'esercitare qui la varietà necessaria di attività artistiche e artigianali.

Il Museo viene ora ad essere il principale interesse della Città. Con queste operazioni di “riqualifica” museale d’alcuni luoghi si allestisce invece la camera mortuaria all’Arte, mascherando questa intenzione con l’ipocrita e vanitoso pretesto che siano d’utilità alla città o all’arte stessa.

C’è un assoluto bisogno di tentare strade nuove, perché se non si tenterà di fare qualcosa la Città avrà ancora pochi anni da vivere. Il sistema politico amministrativo e le sue bieche e infantili logiche non fanno altro che virare in un trombo la vena vitale e artistica di questa città: quando arriverà l'infarto definitivo che la porterà alla completa necrosi? Io spero mai, ed è per questo che invito chiunque legga quest’articolo a firmare la Petizione proposta dal Comitato di Salute Pubblica, e ad assumersi le proprie responsabilità.


------------------------------------------------------------------------

[*1]-
Giorgio de Chirico, Isabella Far, "Commedia dell’Arte Moderna",
edizioni Abscondit.

[*2]-
1. *L' Intelligenza logico-matematica*, coinvolge sia la parte sinistra,
che ricorda i simboli matematici, che quella destra, nella quale vengono
metabolizzati i concetti, del nostro cervello. È l'intelligenza che
riguarda il ragionamento deduttivo, la schematizzazione e le catene
logiche.

2. *L' Intelligenza cinestetica* coinvolge il cervelletto, i gangli
fondamentali, il talamo e vari altri punti del nostro cervello. Chi la
possiede ha una padronanza del corpo che gli permette di ben coordinare
i movimenti.

3. *L' Intelligenza spaziale* sembra far riferimento maggiormente
all'emisfero destro. Concerne la capacità di percepire forme ed oggetti
nello spazio. Chi la possiede, normalmente, ha una forte memoria per
dettagli ambientali, luoghi e percorsi.

4. *L' Intelligenza linguistica* che pare avere la sua fonte
nell'emisfero sinistro del cervello ed in particolare nella zona di
Broca. È l'intelligenza legata alle capacità di utilizzare un
vocabolario chiaro ed efficace. Chi la possiede solitamente sa variare
il suo registro linguistico in base alle necessità ed ha la tendenza a
riflettere sul linguaggio.

5. *L' Intelligenza personale* che coinvolge tutto il cervello, ma
principalmente i lobi pre-frontali. È suddivisa in intrapersonale, che
si riferisce alla coscienza di sé, e interpersonale, che riguarda la
capacità di relazionarsi con gli altri e di creare empatia.

6. *L' Intelligenza musicale* normalmente è localizzata nell'emisfero
destro del cervello, ma, le persone con cultura musicale, elaborano la
melodia in quello sinistro. È la capacità di riconoscere i toni e le
armonie.

7. *L' Intelligenza naturalistica*, tipica di chi ha il cosiddetto
pollice verde

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Commenti a questo articolo
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Inviato da: De Marco Donatello (tello.venezia@libero.it)

A Venezia, oltre ad essere spariti fior fiori di artigiani, grazie ad un volere preciso della classe politica cittadina che oramai da anni si occupa di una parte della città che non è quella del centro storico e delle sue isole, non si riescono nemmeno più a trovare elettricisti, idraulici, falegnami. Il potere politico locale, oramai, si occupa della Venezia situata nella sua provincia, ma di quella principale, ovvero quella insulare, non c'è più nessuna volontà politica e nessuna nuova idea di fare qualsiasi cosa. La responsabilità politica del potere cittadino, è oramai sotto gli occhi di tutti i veneziani, compresi quelli dei faziosi cittadini che con questo potere continuano a campare, e che con nessun senso logico, riescono a negare anche le verità della nostra città.Hanno distrutto il Centro Storico più grande al mondo, facendo emigrare addirittura al di fuori del territorio Comunale (Spinea, Mirano, Marcon, Martellago, Mogliano), fior fiori di lavoratori e di specializzazioni. La Città del Centro storico ha perso tutta la sua voglia di costruire, di mettersi in gioco, di farsi valere. Ed il risultato è sotto gli occhi di tutti. La gente rimasta qui (poveri noi), a parte chi ancora sente il cuore di questa città, si è specializzata in piccole e non truffe cittadine, più o meno lecite, più o meno consentite dal palazzo che governa Venezia, abbassando oltre il livello culturale della città stessa, anche le grandi professionalità e competenze, un tempo riconosciute e stimate ovunque. Poca gente sa ancora lavorare onestamente e con intelligienza, a Venezia. La maggior parte dei lavoratori veneziani, responsabile in primis il nostro potere politico e la splendente e altisonante faziosità che dilaga per essa attraverso le nostre calli e i suoi organi di partito in vendita ogni mattina, nelle nostre edicole locali, hanno fatto il salto verso "el manco peso, ma molti schei subito", ossia verso il turismo, il guadagno facile e becero, quello che non tiene in considerazione della voglia di fare e della professionalità. E negli ultimi trent'anni, la maggior parte dei veri lavoratori specializzati, quelli che ancora possono contare su una loro competenza lavorativa vera, reale, riconosciuta e stimata, hanno deciso di emigrare dal nostro territorio Comunale. Basta vedere l'elenco delle pagine gialle. Un'elettricista minimo ti arriva da Spinea. Un falegname, se sei fortunato, puoi trovarlo dalle parti del Casale del Sile o di Maserada. E se hai bisogno di un'idraulico urgentemente in giornata, questo ti risponde che oggi è impossibilitato perchè, arrivando da fuori Comune, non riesce a passare la Tangenziale e a prendere il motoscafo che intanto, per la nebbia, non ti fa il giro più veloce ovvero per il Rio Novo, ma ti porta per il Canal Grande, ossia per quello panoramico. Se ne sono andati via tutti, e nemmeno la pseudo-città situata al di là del ponte, e riuscita a fermarli e a trattenerli. Questo perchè hanno deciso di tagliare con il potere politico che governa il territorio della nostra città, da Pellestrina a Chirignago, trovando altri Lidi più fortunati e disponibili ad aiutarli nella loro impresa, ad ascoltarli e a fargli da spalla, e a trattarli come lavoratori-cittadini, cosa che qui a Venezia,(sempre da Pellestrina a Chirignago) non avviene più. Hanno deciso di andarsene al di fuori del nostro Comune, di tagliare con questo potere che, giorno dopo giorno, si mangia tutto il possibile per sopravvivere, compreso se stesso e la città. E lo stesso succedera per gli abitanti del Comune, passati in meno di un ventennio da 396.000 a poco più di 255.000, (togliendo i 15.000 abitanti di Cavallino, che si è fatto Comune e non dopo quattro Referendum, abbiamo perso 5.000 abitanti all'anno, e se 2.000 se ne vanno ogni anno dal centro Storico, gli altri 3.000 traslocano dalle altre Municipalità di Venezia, compresa quella di Mestre), e che giorno dopo giorno vanno a vivere al di fuori del comune, in paesi e piccole realtà che non hanno nulla a che spartire con Venezia. Ovviamente, a questo aumento della popolazione (sarcasticamente) avuta negli ultimi vent'anni nel nostro comune, i dipendenti Comunali sono passati da 2500 persone a 6000!!! L'apparato pubblico e mostruoso, come chi ne vive di esso, sotto forme diretta o indiretta. La venezianità è oramai persa, come sono oramai distrutti i suoi valori costituiti da principi, comportamenti leali e rispettosi dell'altro. Non so se ancora ci sia il tempo per rimediare, e non so se c'è ancora voglia di salvare quel poco di buono che è rimasto, ma spero che continuerete a sottoscrivere la Petizione del Comitato di Salute Pubblica, l'unica proposta politica vera, oramai riconosciuta e sopravissuta nella nostra città.

Inviato il 02-02-2007 22:12
Sito web: www.venicexplorer.net
Inviato da: Marco Girardi (miargi@gmail.com)

Ahimè, è vero quel che scrivi. Mi piacerebbe che scrivessi qualche articolo per Observer Donatello. Di persone come te ce n'è sempre bisogno.

Inviato il 02-02-2007 23:16
Inviato da: Richard

LA GENTE PIU IMBECILLE DEL MONDO VESTE SECONDO LA MODA DI MASCHIETTO;PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE ALBERGATORI DI VENEZIA.IL FASHION KIT OFFERTO DALL'ASSOCIAZIONE ALBERGHIERA AGLI OSPITI CHE PRENOTANO UN SOGGIORNO IN CITTA' A CARNEVALE CONSISTE IN:UN TRICORNO DI PLASTICA PRESUMIBILMENTE MADE IN TAIWAN DA METTERSI IN TESTA"accentuando la notevole simlitudine con un altra cosa che non si puo'dire"E UN MANTELLO DI NON SI SA' CHE RIDICOLO MATERIALE SINTETICO DA INDOSSARE. MI SONO CHIESTO CHE TIPO DI VISITATORE PUO'MAI ESSERE COLUI CHE E' DISPOSTO A PAGARE ANCHE SALATAMENTE UNA SIMILE UMILIAZIONE! PUO'DARSI CHE LE VARIE CAMPAGNE IN CUI SI ADOPERA SALVADORI PER RILANCIARE L'ECONOMIA VENEZIANA"cioè quella che fa' guadagnare sempre i soliti illuminati",ABBIA NO AVUTO PARTICOLARE SUCCESSO IN BURGUNDISTAN O IN STRAGOTISTAN E IN TUTTE LE TERRE IDONEE A MENDICARE UN PO DI FAUNA CHE VENGA A VERSAR SOLDI NELLE TASCHE DEGLI ALBERGATORI"abusivi o in regola che siano"E DEI SOLITI POCHI ALTRI SOLITI! ONESTI CHE ANCORA LA DIGNITA' DEL LAVORO DIFENDETE;QUESTO E'IL DONO CHE LE VOSTRE GIUNTE VI FANNO!

Inviato il 10-02-2007 00:01
 


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