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Cosa Fanno le Navi di Notte?
di Umberto Sartori - inviato il 03/07/2008 (letto 3593 volte - 6 commenti)

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Cosa Fanno le Navi di Notte?

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Fumano, perdiana, fumano!



Non ha confine il disgusto che provo per l'andazzo delle cose in questa città. Sento tromboni di ogni sorta starnazzare che le navi usano combustibili ecologici nel nostro porto, ho amici dall'Inghilterra che mi telefonano per felicitarsi della notizia diffusa dai fogliacci locali in versione Internet che non sarebbero più ammesse nel porto le navi assassine della città.

Sarà che sono un vecchio visionario, eppure io di navi ne vedo a bizzeffe pressocché tutti i giorni, e sono talmente grandi che sarebbe piuttosto difficile non vederle, anche se la presbiopia senile ormai avanza.

Quanto al fumo, anche quelle poche navi di grande prestigio che transitano di giorno in Bacino San Marco con fumi invisibili, alla notte, al riparo dagli occhi dei più, si trasformano in ciminiere infernali.

E' difficile fotografare il fumo di notte, soprattutto in contrasto tra il cielo buio e le luminarie da postribolo galleggiante delle navi.
Però grazie al digitale qualcosa sono riuscito a tirar fuori, magari sono anche foto artistiche dal sapore pittorico, ma i soggetti ripresi sono rigorosamente reali. Ben lo sanno le guardie della Marittima, e anche chi da quelle parti parcheggia l'auto o il motorino.

In certe sere di aria stagnante, sull'area della Marittima cade un inquietante vapore spesso e puzzolente. Questo non accade di sovente poiché, di solito, una circolazione di brezza attorno ai bordi del nostro "Passarin" distribuisce quelle condense su tutta la città, in direzione oraria e con moto pressocché concentrico.

Dalla mappa dei danni che ho rilevato in oltre un lustro di osservazione, penso di poter ipotizzare che i vapori, nella maggior parte delle notti, seguendo correnti d'aria in bassa quota, percorrono la dorsale Nord di Cannaregio. poi entrano in convezione con la brezza entrante da San Nicolò e la seguono lungo il Canal Grande e quello della Giudecca. In questo lasso di tempo la loro temperatura gradatamente scende e di conseguenza la loro quota.

Il grosso dell'aria inquinata secondo me disegna questa spirale partendo da un'altezza di forse centocinquanta metri in Marittima, sopra i fumaioli di emissione, per finire di abbattersi attorno al Ponte di Rialto.
E' altamente probabile, altresì, una serie di diramazioni del flusso in corrispondenza dei maggiori canali trasversali, a partire dal Canale di Cannaregio.
Sull'altro lato, gli ingentissimi danni da solfatazione a San Michele e a Murano la dicono lunga su quanto sia estesa la nube a quel punto del tragitto.

Traggo questa ipotesi, per adesso, soltanto dalla distribuzione dei danni rilevabili in città, o meglio dalla loro gravità.
Non ho a disposizione palloni sonda e rilevatori, ma un semplice accendino può dirla lunga sulla direzione dell'aria, e penso che cercherò suffragio alla mia ipotesi in quel modo. Ci vorrà un po' di tempo, ma penso ci risentiremo sull'argomento.

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Commenti a questo articolo
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Inviato da: Umberto Sartori

Nessun commento... Eppure quei fumi, oltre a disgregare le pietrte che mi sono care, avvelenano anche voi e i vostri figli... E poi magari dite anche di amarli, sti figli?

Inviato il 13-07-2008 05:59
Inviato da: elbaso

Questi barbari che abitano la città , che osano
senza averne alcun diritto chiamarsi Veneziani ,
venderebbero anche i loro figli pur di intascare
qualche soldo .....
Un amico oggi mi ha detto :
Venezia è come una vecchia signora ammalata
e i figli le stanno strappando i denti d'oro ancor
prima che sia morta.....

Inviato il 14-07-2008 20:54
Inviato da: alberto

la tragedia di venezia è proprio quella che,come sotto il regime cinese,al di là del ponte non trapela nulla perchè ormai sono rimasti solo pochi testimoni che vengono schermati dall'immagine distorta che la setta di cacciari ha diffuso fuori di venezia in virtu' della quale,qualsiasi menzogna fatta uscire dalla bocca del filosofo è accolta come una profonda spirituale verità.e noi qua come ai tempi della cortina di ferro che non possiamo chiedere aiuto al mondo.

Inviato il 14-07-2008 22:11
Inviato da: elbaso

L'amministrazione pubblica è lo specchio fedele degli abitanti
della città che la eleggono .
Il punto principale è per noi svegliare le coscienze dei
veri Veneziani insite e dormienti dentro di noi ,
una volta fatto questo non ci saranno piu amministrazioni
del genere....Però dobbiamo farlo presto
la città se ne sta andando in briciole....

Inviato il 15-07-2008 15:32
Inviato da: Tello

Avevo la macchina li', e poi sempre li' ho avuto la moto, e poi sempre li', mi facevo accompagnare da qualche amico che mi riportava a casa, sempre via marittima. Certe sere, vedendo quello spettacolo, penso che sono "fortunato", ad abitare ad un chilometro in linea d'aria, e non vivere in quelle case confinanti con il parcheggio delle tre ore, alla marittima. Poche volte sono diffidente ed assente, verso questo spettacolo inqualificabile...altre volte avrei dei moti di ribellione, vorrei urlare, vorrei andargli li'a muso duro, ma poi ritorno ad avere la mia età...oppure mi sento solo, e difatti intorno a me in questa occasione ed argomento, se non per un paio di bravi amci, non sento nessun'altro contorcersi l'anima. Mi dicono che è l'umidità, se si sbriciolano le malte ed i mattoni, mi dicono che è così da duemila anni, e sarà cosi'ancora... Io so solo che questa meraviglia che mi ha dato il Signore, e mio padre, venendoci ad abitare, non voglio perderLa. E più per i denti d'oro, credo che VENEZIA stia ancora in vita, certo molto malandata ma che si potrebbe ancora curare e tornare splendente e raggiante, ma con i parenti che attorno al suo letto litigano e si menano per l'eredità ancora nelle sue mani.

Inviato il 12-09-2008 21:11
Inviato da: Anonimo

Disturbano anche la televisione

Inviato il 26-08-2009 20:22
 


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