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DISABILI
di ENZO PEDROCCO - inviato il 08/10/2006 (letto 3577 volte - 2 commenti)

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DISABILI
L’ IMPEGNO VERSO LA DISABILITA’

” Serve che da subito l'urbanistica e l'architettura tengano conto delle diverse esigenze e che ogni progetto sia realizzato senza barriere architettoniche, così come obbliga anche la normativa, troppo spesso dimenticata”. L’auspicabile fruizione sempre maggiore di Venezia da parte delle persone con problemi di disabilità motoria dipenderà anche da quanto il nostro sindaco, Massimo Cacciari, terrà conto nel suo operato futuro di questa sua apprezzabile e condivisibile affermazione, che mette conto ricordargli affinchè egli, alle volte, non abbia a dimenticarsene presto, com’è accaduto, del resto, per non poche altre sue affermazioni apprezzabili e condivisibili, ma ben presto finite nel dimenticatoio.

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Commenti a questo articolo
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Inviato da: Umberto Sartory

Caro Lorenzo, davvero la tua ingenuità fa testo anche dietro l'ironia.
La realizzazione di progetti senza barriere architettoniche non è altro che un espediente per far lievitare ulteriormente i costi degli stessi.
Abbiamo avuto fior di prove, pensa solo ai marchingegni installati su alcuni ponti o all'interno di edifici pubblici: Centinaia di milioni buttati al vento o meglio finiti nelle casse delle delinquenti clientele di partito.
Mi ricordo in particolare un montascale mosso da un motore a scoppio installato - all'interno - degli uffici tribunalizi della ex-scuola Diedo, che ho visto usare da un impiegato pigro per farsi portare su di una rampa di scale una filza di fascicoli del peso di forse un paio di KG. Tempo richiesto per l'ascensione motorizzata di una ventina di scalini quasi 5 minuti, che l'impiegato pigro ha proficuamente impiegato in chiacchiere con un collega altrettanto sfaccendato, incuranti del fumo e del rumore prodotti dall'ignobile meccanismo.

Io penso che il problema della mobilità di persone con difficoltà motorie sarebbe assai meglio e più umanamente risolto se il Comune mettesse a disposizione braccia volenterose per il superamento dei ponti su richiesta telefonica del disagiato stesso.
Al costo di uno di quegli inutili quanto orribili aggeggi, daremmo lavoro a più di un giovane e faremmo una assai più umana figura.

Inviato il 12-10-2006 21:21
Inviato da: Enzo Pedrocco (e_pedrocco@yahoo.com)

Anche se i vari tentativi di abbattimento delle barriere architettoniche finora attuati si sono rivelati un fiasco colossale e uno sperpero non indifferente di danaro pubblico, non trovo che, per questo, sia il caso di abbandonarli: chè l’abbattimento delle barriere architettoniche, ai fini di una maggior fruizione della città da parte dei disabili, non ha purtroppo alternative. E, nel ricordare ai nostri amministratori i loro impegni in proposito, c’è sempre in me la speranza o l’aspettativa che essi, da persone assennate resesi perfettamente conto, come noi, di ciò che non ha funzionato, non debbano stoltamente ripeterlo.

Inviato il 13-10-2006 07:04
 


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