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Vita Civile ..:Torna indietro:..
"PIETAS" E DIRITTI
di ENZO PEDROCCO - inviato il 25/04/2007 (letto 3562 volte - 4 commenti)

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"PIETAS" E DIRITTI
Un’immagine tutt’altro che edificante e alquanto eloquente delle sgradevoli e disagevoli situazioni in cui è possibile imbatterci, ahinoi, muovendoci per Venezia di sera, anche in ore non particolarmente notturne.

Da parte di qualche “anima bella” dei servizi sanitari e assistenziali mi si obietterà che il signore comodamente sbracato sui sedili dell’imbarcadero – impedendo, naturalmente, agli altri utenti Actv di fruirne come sarebbe loro diritto – è un noto ex-tossicodipendente uscito letteralmente di testa da lunga pezza e affatto incapace, perciò, di intendere e di volere: in altre parole, che si tratta di un “povero diavolo” nei confronti del quale, non fosse che per un briciolo di pietas umana, non mette assolutamente conto prendersela e sia senz’altro il caso di lasciar correre.

Ma così facendo, lasciandolo cioè liberamente e impunemente fare il proprio comodo in ossequio alla comprensione e alla tolleranza, mi domando che fine farà, inevitabilmente, il sacrosanto diritto dei cittadini comuni a vivere in un contesto civile e sicuro, in cui potersi liberamente muovere senza che i propri diritti possano venire conculcati o vanificati, in un modo o nell’altro, da chicchessia.

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Commenti a questo articolo
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Inviato da: Sandro

ma si!..e' un povero disgraziato! IO FRANCAMENTE TROVO MOLTO MENO CIVILE IL ROMBO DI MIGLIAIA DI TROLLEYS O VALIGIE CON LE RUOTE che si trascinano per le calli le orde dei turisti con la pianta di venezia in mano che ciondolano alla ricerca della camera in affitto (magari in nero)!

Inviato il 27-04-2007 15:26
Inviato da: Lorenza

ESATTO!

Inviato il 27-04-2007 15:28
Inviato da: Roberto Mirandola (roberto@graphmail.com)

Mi perdoneranno Sandro e Lorenza ma non confondiamo la tolleranza e la pietà con un atteggiamento mentale che potrebbe avere un sapore farisaico.
Quando qualche "povero disgraziato" in astinenza prendesse per il collo chiunque, me o voi o un turista, magari minacciando con un taglierino, siete sicuri che continuereste a pensarla allo stesso modo?
Quel poveretto sdraiato a dormire impedisce ad almeno 4/5 persone di sedersi come loro diritto; esattamente come qualche suino proveniente invariabilmente dall'estero, che sul treno di notte si toglie scarpe e calze e si distende a dormire occupando tre posti e ben certo che con la sua puzza nessuno si azzarderà ad entrare.
La civiltà di un paese non si misura da quanto lascia fare ma da quanto fa rispettare diritti e doveri.
Quanto ai turisti; ringraziate Dio che vengono a dar da mangiare a Venezia. Perchè da brava città museo senza di essi morirebbe di fame!
E poi, visto che è così disgraziato, siete certi che gli dareste qualche decina di Euro di tasca vostra per alleviare la sua disgrazia?
Non credo; direste che è compito dello Stato!!!

Inviato il 23-05-2007 21:14
Inviato da: Salvo (crad.treviso@libero.it)

Buongiorno,
ma siete sicuri che al nostro ormai etichettato "Povero Diavolo" non sia mai stata offerta assistenza sanitaria?
Non credo proprio... a Venezia viene offerto a TUTTI entro pochi giorni da quando vengono avvistati dai molti volontari o segnalati all'ulss ( sert, csm...) , un comodo posto all'interno di qualche struttura (centro storico o terraferma) e se questo non fosse libero vengono ospitati in ospedale con un'ottima assistenza.
La questione è putroppo più triste... come infatti accennava Enzo il nostro Povero Diavolo non è mentalmente stabile e non si può ricoverarlo a forza (il ricovero coatto è molto complicato e probabilmente ingiusto) e quindi preferisce evitare le comodità dell'ospizio dove viene costretto ad un determinato stile di vita che, suo malgrado, non vuole accettare , come lavarsi, fumare solo ad orari stabiliti e a confrontarsi con altri ricoverati.
Comunque credo che vada a mangiare alla mensa di Betania e che ci sia già qualche "Santo bevitore" che gli passa qualche euro per il tavernello.

Inviato il 26-08-2007 22:26
 


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