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Poggiare su Rocce Granitiche
di Marco Girardi - inviato il 10/12/2009 (letto 3584 volte - 1 commenti)

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Poggiare su Rocce Granitiche
Siamo in tempi in cui la confusione opera indefessa per costruire cattedrali sull'acqua. La fragilità dell'esistenza di un uomo d'oggi è comandata da misteriosi quanto onnipresenti presenze. Presenze che molto spesso cercano di comandare ogni amibito della nostra esistenza. Questo discorso di Ezra Pound può essere utile per fondare le proprie scelte su rocce granitiche:


«Siete degli stupidi se leggete i classici perché vi si dice di farlo e non perché vi piacciono. Vi comportate da stupidi se aspirate al buon gusto senza possederlo per natura. Se c’è un posto dove è da idioti fingere, quel posto è dinanzi a un’opera d’arte. E inoltre siete degli stupidi se non avete un animo aperto, se non siete avidi di godere qualcosa che potreste godere se ne sapeste il modo. Ma non è affare dell’artista chiedervi di imparare, o difendere le sue specifiche opere, o insistere perché leggiate i suoi libri. Ogni artista che ricerca la vostra particolare ammirazione è, proprio in questo, tanto meno artista.

Il desiderio di star sulla scena, il desiderio degli applausi non hanno nulla a che fare con l’arte seria. L’artista serio può amare di starsene sulla scena, può essere, al di fuori della sua arte, un qualsiasi idiota, ma le due cose non sono connesse, o perlomeno non sono concentriche. Un mucchio di persone che non presumono affatto di essere artisti hanno lo stesso desiderio di sentirsi oggetto di amorevoli effusioni, da parte di persone che hanno ancor meno cervello di loro.

L’artista serio è di solito, o è spesso tanto lontano dall’aegrum vulgus come è lo scienziato serio. Nessuno ha mai sentito parlare dei cultori di matematica pura che elaborarono le determinanti di cui Marconi si servì nei suoi computi per il telegrafo senza fili. Il pubblico, il pubblico così caro al cuore dei giornalisti, s’interessa assai di più agli azionisti della Compagnia Marconi […].

Nella nebbia e nell’oscurità infernale nessuno si preoccupa di distinguere fra l’artista serio e l’artista non serio. Poiché l’artista non serio è il tipo più comune e supera di gran lunga il numero di artisti dell’altra varietà, e poiché il guadagnarsi le ricompense che spetterebbero all’artista serio va a tutto vantaggio effimero e apparente del falso artista, è naturale che l’artista non serio faccia di tutto per offuscare le linee di demarcazione».

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Inviato il 18-12-2009 20:14
 


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